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Opera d'arte episodio del Vecchio Testamento di Corenzio Belisario (1557 ca./ 1646 ca.), a Napoli

L'opera d'arte episodio del Vecchio Testamento di Corenzio Belisario (1557 ca./ 1646 ca.), - codice 15 00217790 - 7 di Corenzio Belisario (1557 ca./ 1646 ca.), si trova nel comune di Napoli, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa dei SS. Severino e Sossio, Via Bartolomeo Capasso, 22, Presbiterio, volta
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bene culturaledipinto, elemento d'insieme
soggettoepisodio del Vecchio Testamento
tipo schedaOA_3.00
codice univoco15 00217790 - 7
localizzazioneItalia, Campania, NA, NapoliVia Bartolomeo Capasso, 22
contenitorechiesa, Chiesa dei SS. Severino e Sossio, Via Bartolomeo Capasso, 22, Presbiterio, volta
datazionesec. XVII ; 1609 (post) - 1609 [bibliografia]
autoreCorenzio Belisario (1557 ca./ 1646 ca.),
materia tecnicamuratura/ pittura
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiDipinto.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheNel 1609 i benedettini affidarono a Belisario Corenzio l'incarico di affrescare interamente la loro chiesa. Il contratto venne stipulato in maniera molto chiara ed in esso si specificava che l'artista doveva affrescare tutte le zone delle "lamie" con figure e con motivi decorativi, dove queste non avessero trovato posto e che, soprattutto, doveva operare soltanto lui e non i molteplici pittori dela sua bottega. Per tale opera, secondo le fonti più antiche, il Corenzio fu pagato 3260 ducati. I benedettini chiedevano, inoltre, che Belisario utilizzasse: "(...) dcolori fini vivaci di tutta bontà e perfectione (...) et specialmente li Azzurri et Verdi". Il Corenzio effettivamente ottemper a tutte le richieste della committenza, infatti la sua fresca vena narrativa qui sviluppa con fantasia tutti i temi richiesti e, realmente, le tonalità predominanti risultano gli azzurri ed i verdi, sempre molto diluiti e morbidi. Il Corenzio si afferma a Napoli nel tardo cinquecento soprattutto come frescante di ampie superfici ed è proprio in questo campo che dimostra le sue grandi capacità inventive, realizzando scene di movimento ed illustrando tutti i temi più cari al culto popolare; la sua grande carenza consiste, anzi, nell'essere eccessivamente prolisso e ripetitivo, tanto che difficilmente i suoi personaggipossono essere estrapolatidal contesto generale, ma devono essere letti come un tutt'uno nell'ambito della scena. Pittore estremamente conservatore, non accettò minimamente le istanze caravaggesche che, pure, influenzarono tutti i pittori del nuovo secolo e continuò fino a tarda età ad operare secondo gli schemi che gli erano più congeniali.
bibliografiaSigismondo G.( 1788-1789); De Dominici B.( 1840-1846); Celano C./ Chiarini G.B.( 1856-1860); Galante G. A.( 1872); Faraglia N. F.( 1878); D'Ambrasi D.( 1963); Pessolano M. R.( 1979)
definizionedipinto
regioneCampania
provinciaNapoli
comuneNapoli
indirizzoVia Bartolomeo Capasso, 22
ente schedatoreS31
ente competenteS110
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Celentano C.; Funzionario responsabile: Petrelli F.; Trascrizione per informatizzazione: Borrelli G. (1997); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Palmieri R. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2005
latitudine40.847528
longitudine14.258329

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