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bene culturale | dipinto, lato parete destra |
soggetto | Ercole e l'Idra di Lerna |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00281646 - 5 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, comunale, Palazzo Vecchio o della Signoria, NR (recupero pregresso), Museo di Palazzo Vecchio, Quartiere degli Elementi, sala di Ercole, soffitto |
datazione | sec. XVI ; 1556 (ca.) - 1557 (ca.) [bibliografia] |
autore | Marchetti Marco detto Marco da Faenza (1526 ca./ 1588), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | diam. 90, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Firenze |
dati analitici | Medaglione entro carpenteria.Soggetti profani. Personaggi: Ercole; Iolao. Animali fantastici: Idra di Lerna. Paesaggi: radura. Oggetti: tizzone ardente; panneggio. Vegetali: alberi; arbusti; erba. |
notizie storico-critiche | Il medaglione raffigura una delle dodici fatiche imposte ad Ercole come punizione per aver ucciso i propri figli. Al servizio del re Euristeo per dodici anni, Ercole affrontò il mostro dalle sette teste che devastava la palude di Lerna nell' Argolide e lo uccise con l'aiuto del nipote Iolao. Dopo averlo stanato e colpito inutilmente con le frecce, il mitico eroe tagliò con la spada le teste del mostro, ma ad ogni testa tagliata ne rinascevano due. Incendiato un bosco vicino, Iolao portò ad Ercole un tizzone ardente in modo che l'eroe potesse bruciare le ferite dell'Idra e non rinascessero nuove teste. L'ultima testa era immortale ma Ercole riuscì a mozzarla e schiacciarla sotto un masso; infine bagnò le sue frecce nel sangue sparso dal mostro in modo che le ferite provocate in futuro da quei dardi divenissero fatali. Il mito delle dodici fatiche, cui si aggiunsero altri episodi relativi ad imprese collaterali compiute da Ercole, nacque come serie di racconti in cui si glorificava la vittoria del forte, adatta ad essere illustrata sui fregi dei templi e nei cicli di affreschi; ha poi assunto un significato morale di vittoria del bene sul male inteso dal Vasari, ideatore del ciclo, come monito per il principe che governa: la superbia e la falsità vanno abbattute come le teste dell'Idra. |
altre attribuzioni | Doceno |
bibliografia | Vasari G.( 1878-1885)v. VIII, pp. 77, 80; Barocchi P.( 1964); Cecchi A.( 1977)fasc. 329, p. 8 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Corti C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Reggioli C./ Orfanello T. (1998); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), Ref |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 1998; 1999; 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |