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bene culturale | dipinto |
soggetto | ESTASI DI SAN FRANCESCO D'ASSISI |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00526380 |
localizzazione | Italia, Toscana, LI, Portoferraiosalita Napoleone |
contenitore | caserma, Centro Culturale De Laugier, Centro culturale De Laugier, salita Napoleone, Pinacoteca Comunale Foresiana, collezione Mario Foresi, deposito |
datazione | sec. XVIII inizio; 1700 (ca.) - 1710 (ca.) [analisi stilistica] |
autore | Reni Guido (1575/ 1642), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 23, largh. 18, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Portoferraio |
dati analitici | Dipinto a olio su tela inserito all'interno di una cornice intagliata e dorata, con parte superiore traforata. La tela raffigura San Francesco, visto da tre quarti da sinistra. Il santo, dal volto giovane e munito di baffi e barbetta, volge lo sguardo al cielo e tiene la mano sinistra flessa verso il petto. Colori: bruno, rosa, rosso, bianco.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | La figura di San Francesco in atteggiamento estatico è tra le più ricorrenti della pittura reniana; la si ritrova sia isolata, come penitente - come nell' "Estasi di San Francesco" (1631) della chiesa dei Gerolamini di Napoli -, sia circondata da altri santi - come nella "Pala della peste" della Pinacoteca di Bologna. Come è stato osservato essa compare ripetuta più volte con "progressiva accentuazione iconica", e manifesta quella tendenza all'esaltazione della figura umana in un contesto di crescente arcaismo, che caratterizza la pittura del bolognese specie dal terzo decennio del XVII secolo. Egli concentra sempre più l'attenzione sulla resa degli affetti, sulla manifestazione dei sentimenti senza interesse all'azione, per cui si è parlato di pittura priva di eventi e di Reni "pittore dell'anima". Il nostro piccolo quadretto riproduce il San Francesco a figura intera, con teschio, conservato al Louvre (Inv. 533, datato 1631, l'opera risulta nelle Collezioni Reali francesi già dal 1683). Rispetto a quel modello il quadretto isola e rovescia soltanto la parte del volto e della mano portata al petto. Da tale dettaglio - la specularità rispetto all'originale - si può ipotizzare che la copia della Foresiana possa essere stata tratta da una stampa di traduzione, come quella realizzata da Louis Desplaces (Parigi 1682 - 1739), dalla quale l'immagine iniziale risulta rovesciata. E' dunque possibile datare il quadretto agli inizi del XVIII secolo, ascrivendolo ad un imitatore tardo dei modi del maestro. |
bibliografia | Foresi M.( 1914)n. 67; Marini E.( 1932)p. 23; 287; Damiani L.( 1940)p. 17; n. 286 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Livorno |
comune | Portoferraio |
indirizzo | salita Napoleone |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bartolotti E.; Funzionario responsabile: Martinelli R.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Isoppi P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2001 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 42.816846 |
longitudine | 10.331989 |