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Opera d'arte fagiani di Manetti Giuseppe (1762/ 1817), a Firenze

L'opera d'arte fagiani di Manetti Giuseppe (1762/ 1817), - codice 09 00745733 di Manetti Giuseppe (1762/ 1817), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturaledecorazione plastica, coppia
soggettofagiani
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00745733
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, Firenze
datazionesec. XVIII ; 1792 (ca) - 1792 (ca) [bibliografia; documentazione]
ambito culturalebottega fiorentina, realizzazione(analisi stilistica)
autoreManetti Giuseppe (1762/ 1817),
materia tecnicapietra/ scultura
misurecm
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiFregio modellato in stucco.Animali: fagiani. Vegetali.
notizie storico-criticheLa decorazione plastica costituisce il fregio dei due tempietti classici nati in origine come annessi della casa del capo-guardia e utilizzati per le cove dei fagiani, funzione alla quale alludono gli animali modellati a rilievo (A.A.D, Fondo Manetti, categoria A, tavola XVIII, "Studio per una fagianiera della casa del Capo-Guardia; pubblicato in Rinaldi 1995, p. 79 fig. 45). Il progetto di ristrutturazione della Casa del capo-guardia, edificio oggi noto come "Le Pavoniere", risale al 1792 e fu ultimato nel 1796 e rientra nel programma di ristrutturazione del Parco delle Cascine attuato sotto Pietro Leopolo e Ferdinando III Lorena a partire dagli anni Ottanta del Settecento, e di cui fu incaricato Giuseppe Manetti. Nell'ambito della fitta rete di significati allegorici di stampo illuministico-massonico (Trotta 2011, pp. 136-207) direttamente legata alla committenza granducale (i Lorena erano vicini alla massoneria), il Parco delle Cascine viene diviso idealmente in quattro settori corrispondenti alle stagioni, la cui alternanza indica lo scorrere della vita e il percorso terreno dell'anima dalla nascita fino al ritorno nei cieli della 'ragione'. Le pavoniere in particolare, costituiscono il confine tra due settori e il passaggio da quello dell'acqua (l'inverno) a quello dell'aria, ovvero la stagione della primavera e della rinascita, a cui allude anche la teoria dei fagiani raffigurati nella varie fasi della vita, dallo schiudersi delle uova fino all'età adulta. La visione che abbiamo oggi dei due tempietti risulta purtroppo falsata dalle infelici manomissioni che la casa del capo-caccia ha subito nel corso del Novecento, in particolare a causa della sua trasformazione in piscina (Conti-Scanzani 1991, p. 360). I due tempietti erano infatti collegati da un bel muro di cinta ornato da ceste di frutta e vasi in pietra (cfr. Foto Alinari nn. 31232-31233; Costa 2003 p. 87 fig. 151), che furono poi arbitrariamente posizionati sopra alcune colonnine reggicatena disseminate nel parco (cfr. schede OA nn. 09/00745718, 09/00745730). Non sappiamo se questo muro sia stato ideato dal Manetti; l'originaria recinzione da lui progettata era tuttavia costituita da una semplice staccionata in legno (cfr. Rinaldi 1995, p. 83 nota 29).
committenzaAsburgo Lorena Ferdinando III Granduca (1791)
bibliografiaRinaldi A.( 1995)pp. 75-84; Conti M./ Scanzani A.( 1991)p. 360; Costa S.( 2003)p. 87
definizionedecorazione plastica
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Palmeri M.; Funzionario responsabile: Sframeli M.Bisceglia A.
anno creazione2012

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