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Opera d'arte fanciulla che ciba un uccellino di Scherer Emilio (1834/ post 1874), a Parma

L'opera d'arte fanciulla che ciba un uccellino di Scherer Emilio (1834/ post 1874), - codice 08 00381350 di Scherer Emilio (1834/ post 1874), si trova nel comune di Parma, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettofanciulla che ciba un uccellino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00381350
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, PR, Parma
datazionesec. XIX ; 1870 (ca.) - 1874 (ante) [bibliografia; analisi stilistica]
autoreScherer Emilio (1834/ post 1874),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 99.5, largh. 72,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiNR (recupero pregresso)Figure femminili: bambina. Abbigliamento: camicia; gonna; grembiule. Oggetti: tazza; cucchiaio; scala a pioli. Elementi architettonici: muro; finestra; scala. Animali: uccellino. Fenomeni naturali: luce.
notizie storico-criticheIl dipinto, esposto in sala come "Fanciulla del cardellino" di Ignazio Affanni, risulta invece elencato negli inventari accademici tardo ottocenteschi come "Bambina che ciba un uccelletto" con l'attribuzione al poco conosciuto Emilio Scherer, fratello minore del più noto Giorgio, di cui finora era nota solamente la tela con "Filippo Lippi e Lucrezia Buti" nelle collezioni del Comune di Parma (inv. 66). Tale dipinto era stato inviato dal pittore alla prima Esposizione Nazionale di Belle Arti tenutasi a Parma nel 1870 insieme alla "Piccola nutrice", un'opera di cui non si hanno più avuto notizie che potrebbe forse essere identificata, per l'analogia del soggetto, proprio con questa dell'Accademia. Le recenti ricerche archivistiche consentono di riferire ad Emilio anche la tela raffigurante una "Giovane donna che si allaccia l'orecchino" -copia dalla "Toilette" del napoletano Federico Maldarelli sempre di pertinenza dell'Accademia (vedi scheda n. 51)- e di restituirgli anche il notevole "Dopo il ballo" conservato nel nostro Istituto d'Arte, tradizionalmente assegnato al fratello Giorgio ma senz'altro di Emilio il cui nome compare sempre negli inventari a fianco dell'opera (cfr. a questo proposito anche Rota Jemmi 1980, pp. 58-59).
altre attribuzioniAffanni Ignazio
bibliografiaMecenatismo collezionismo( 1974)p. 74; Rota Jemmi R.( 1980)pp. 58-59; Tanara Sacchelli M.( 2001)p. 14
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaParma
comuneParma
ente schedatoreS36
ente competenteS36
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Campanini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Campanini S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Campanini S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2006
anno modifica2006

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