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bene culturale | orologio, da tavolo, opera isolata |
soggetto | figura femminile con putto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00210452 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, Torino |
datazione | sec. XIX seconda metà; 1850 - 1899 [analisi stilistica; bibliografia] |
ambito culturale | produzione francese (?)(analisi stilistica; bibliografia) |
materia tecnica | bronzo/ fusione/ doratura/ sbalzo/ smaltaturasmalto |
misure | alt. 34.5, largh. 17, lungh. 55.5, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Figura femminile modellata a tutto tondo, rappresentata con volto e busto frontali; capelli raccolti e tunica panneggiata senza maniche con scialle intorno al corpo, si appoggia sulla cassa dell'orologio a sezione circolare; porta un dito al mento. Dall'altra parte si appoggia ad essa un putto ignudo semisdraiato. Un festone di fiori e frutti circonda anteriormente la cassa e discende verso la fanciulla e lambisce il corpo del putto. Piano di appoggio a sezione ovale con profilo modinato e perlinato, cartella con elementi vegetali sulla fronte; due foglie di acanto accartocciate ai lati, tre piedi a trottola. Quadrante, profilo perlinato, smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e minuti, di cinque in cinque, in cifre arabe; lancette in metallo dorato, di cui quella delle ore traforata. Lunetta liscia. Le due sculture a tutto tondo e la cassa poggiano su base sagomata in legno modinata con fregio a girali vegetali centrale e otto piedi con fogliette intagliate.Soggetti profani. Figure: putto; giovane donna. Abbigliamento. Decorazioni: fiori; frutti; elementi vegetali. |
notizie storico-critiche | L'assenza di precedenti etichette inventariali, ad eccezione di quella relativa alla campagna attuale, impedisce di individuare committenza e collocazione originaria dell'oggetto. Difficilmente probabile, nonostante la qualità dell'oggetto, la provenienza dalle collezioni del duca d'Aosta Emanuele Filiberto, ultimo abitante di palazzo Dal Pozzo, benché dai cataloghi d'asta che portarono alla dispersione dell'arredo nei primi decenni del Novecento ne risulti una ricca serie. Infatti, nell'elenco dei beni venduti da Casa Savoia Aosta, allegato al verbale del Consiglio Provinciale con il quale l'Ente, nel 1940, dopo aver acquisito il palazzo, approvò l'acquisto di alcuni mobili e suppellettili ancora ivi conservati, figura un solo "orologio a pendolo da camino", senza ulteriori specificazioni, nella "Sala da giuoco". E' assai probabile che l'orologio possa essere pervenuto alla Provincia attraverso donazioni o sia stato trasferito dalla precedente sede dell'Ente, il palazzo delle Segreterie di Stato, acquistato da Casa Savoia nel 1885. Da un punto di vista stilistico, l'oggetto presenta elementi caratteristici della produzione di seconda metà di Ottocento, fortemente influenzata dalla moda francese delle sculture in bronzo ornamentali, con riprese anche dalla produzione del secolo precedente, per un confronto con prototipo di riferimento, La pendule française dans le monde, 2e partie. Du style Louis XVI à la période Louis XVIII-Charles X, Parigi, 1981, p. 33; per la tipologia della figura femminile, E. Colle-G. Brusa, scheda n. 108, G. Brusa, A Griseri, S. Pinto (a cura di), Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Reale, 1988), Milano, 1988, p. 283. |
bibliografia | Pendule française( 1981)p. 33; Brusa G./ Griseri A.( 1988)p. 283, n. 108 |
definizione | orologio, da tavolo |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
ente schedatore | TO |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Facchin L.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2007 |