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bene culturale | dipinto |
soggetto | figura femminile di profilo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 11 00206146 |
localizzazione | Italia, Marche, PU, Pesarovia Gioacchino Rossini, 37 |
contenitore | palazzo, Palazzo Mazzolari Mosca, via Gioacchino Rossini, 37, Musei Civici, depositi |
datazione | sec. XIX ultimo quarto; 1875 - 1899 [analisi stilistica] |
autore | Cross Henri Edmond (1856/ 1910), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 26.5, largh. 23, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pesaro |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Figure: figura femminile in piedi vista di profilo. Oggetti: sfera; poliedro irregolare. |
notizie storico-critiche | Il dipinto, inedito, è attribuito da Galluppi a Henri Edmond Cross, cui potrebbe rimandare la sigla CE. Si è preferito mantenere tale attribuzione per l'esiguità dei materiali di confronto, nonostante il dipinto appaia discostarsi per stile e tecnica dalle soluzioni e modalità che il pittore andò sperimentando nel corso del suo percorso artistico. Il nome Cross venne assunto dal pittore, inglesizzando l'originale francese Delacroix nel 1883, in seguito a un soggiorno a Londra. Attivo in Francia, amico di Signac e di Léon Bollée, Cross fu anche in Italia nel 1908 (Firenze, Perugia; Assisi; Roma, Orvieto. Pisa, Genova e Nizza), dove scoprì i primitivi che influenzarono la sua opera. Quella di Cross è, soprattutto, una vocazione di paesaggista incline ad una tavolozza mediterranea declinata attraverso il pointillisme dal 1891. Nel 1904 abbandona la tecnica appresa da Seurat, espandendo i tocchi e allargandoli in forme varie. Espose al salon des Indépendants nel 1903 e nel 1904. Del 1906-1907 è l'avvicinamento a Matisse e ai Fauve che si esprime soprattutto attraverso la realizzazione di Nudi, a cui Cross, via via che subirà l'influsso di Cézanne, imporrà una sorta di atemporalità, pietrificandoli come le rocce del Saint-Victoire. Il dipinto, inoltre, appare improntato ad un insistito simbolismo, che è piuttosto estraneo al pittore francese, per la presenza di alcuni elementi caratterizzanti, come un pomo o una sfera d'oro tenuto in mano dalla figura femminile, che sembra espandersi attraverso la sua stessa aura; e, ancor di più, per la presenza di un poliedro irregolare assimilabile, tra illustri ascendenti, a quello presente ai piedi della Melancolia di Durer. Il solido reca sulle quattro facce visbili i numeri 3, 5, 7, 8. Forse, ad essere adombrato, è un processo di trasformazione, come quello alchemico in una interpretazione della Melancolia dureriana. |
bibliografia | Hardouin-Fugier E.( 1990)pp. 2-7; paysage méditerranéens( 1990)pp. 8-9; Calvesi M.( 1993)pp. 5-175 |
definizione | dipinto |
regione | Marche |
provincia | Pesaro Urbino |
comune | Pesaro |
indirizzo | via Gioacchino Rossini, 37 |
ente schedatore | R11 |
ente competente | S70 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Franchini C.; Funzionario responsabile: Costanzi C.; Trascrizione per informatizzazione: Franchini C. (2003); Aggiornamento-revisione: Eusebi C. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Piccoli T. (2006), Refere |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2003; 2006 |
latitudine | 43.910847 |
longitudine | 12.913901 |