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Opera d'arte figura femminile/ leone di Rusconi Enrico (1857-1933), a Casorate Sempione

L'opera d'arte figura femminile/ leone di Rusconi Enrico (1857-1933), - codice 03 03254318 di Rusconi Enrico (1857-1933), si trova nel comune di Casorate Sempione nella provincia di Varese sita in cimitero, Cimitero comunale di Casorate Sempione, Via Roma, all'ingresso del cimitero
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bene culturalemonumento ai caduti, a cippo, opera isolata, Monumento ai caduti di tutte le guerre
soggettofigura femminile/ leone
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 03254318
localizzazioneITALIA, Lombardia, VA, Casorate Sempione, CASORATE SEMPIONEVia Roma
contenitorecimitero, Cimitero comunale di Casorate Sempione, Via Roma, all'ingresso del cimitero
datazionesec. XX ; 1920 (ca) - 1920 (ca) [analisi stilistica; documentazione]; sec. XX ; 1988 - 1988 [data]
autoreRusconi Enrico (1857-1933),
materia tecnicamarmo/ sculturapietrametallo
misurecm, alt. 400, largh. 450, prof. 220,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Casorate Sempione
dati analiticiMonumento dedicato ai caduti di tutte le guerre; non compare la lista dei caduti (si sa che i caduti della prima guerra mondiale furono 37 – comunicazione orale).Figure femminili. Animali: leone.
notizie storico-criticheL’originale monumento ai caduti di Casorate Sempione risale al 1920 ca., opera dello scultore Enrico Rusconi (Viggiu’, 11 Febbraio 1857 – Ivi, 22 Agosto 1933). Dell’opera rimangono ora le due sculture che fanno parte dell’attuale monumento ai caduti di Casorate Sempione inaugurato nel 1988. “Ex "Parco delle rimembranze" (ora piazzale della chiesa), soprannominato dai casoratesi "cimitœri" (cimitero) perché i morti di Casorate si seppellivano nel terreno adiacente la chiesa fino alla costruzione dell'ex camposanto di Via S.G. Bosco. Dopo la fine della prima guerra mondiale 1915-1918, al centro del parco fu instaurato un monumento a ricordo dell’evento tragico con tutti i nomi dei caduti di guerra, recintato da un reticolato in ferro battuto lanceolato (a forma di lance) alto circa un metro a ricordo della difesa nelle trincee durante la guerra. Nel piazzale antistante crearono dei vialetti dove furono piantati tanti piccoli pini (alti circa due metri) quanti furono i caduti; ai piedi d'ogni pino, un paletto di legno verniciato con il tricolore con una targa di bronzo con scritto il nome, grado, corpo d'appartenenza e la data di morte di ogni caduto. Oggi il piazzale antistante la chiesa è tutto cambiato: ci sono due condomini che coprono la vista del Monte Rosa e della catena delle Alpi, il monumento ai caduti è stato "spostato" e quello che si è potuto salvare è posizionato al cimitero di Via Roma.” Enrico Rusconi: La sua passione per la scultura fu stimolata dalla frequentazione della casa degli scultori viggiutesi Buzzi Giberto dove apprende i primi rudimenti dell’arte scultorea manifestando sin da subito una notevole predisposizione all’arte. Dopo un breve tirocinio si trasferisce dapprima a Trento e successivamente a Brescia presso lo studio dello scultore Faitini, in seguito si recò a Torino presso lo studio di Bistolfi che lo convince a frequentare i corsi dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Lavora negli studi dei maggiori scultori di Monaco di Baviera, Zurigo e Ginevra e successivamente a Milano in quelli di Barzaghi, Miglioretti e Tabacchi. Ormai affermato decora il palazzo della famiglia Baragiola di Como. Apre successivamente uno studio in via Mirone per dedicarsi direttamente alle sue opere per una vasta clientela. Tra i suoi lavori citiamo “lo spazzacamino”, “il Mefistofele” e “la preghiera sotto il ponte” che vennero esposti a Londra. Nel 1884 si reca a Montevideo dove diviene, nel giro di un breve periodo, il protagonista della scena artistica, realizzando importanti monumenti. Al suo ritorno in Italia riprende la sua attività in quel di Como dove progetterà la statuaria per le decorazioni del “Grand Hotel plinius” realizzate in pietra artificiale. Diverse sue opere sono nel cimitero di Como ed in altri cimiteri lombardi. Le sue opere artistiche decorarono l’importante Esposizione voltiana del 1899 a Como. Nel 1904 costruisce la sua casa studio a Piamo di Bisuschio che decora con eleganti fregi di ispirazione Liberty. Vive e lavora a Viggiù sino alla sua morte. Viene sepolto nel cimitero di Bisuschio. (Conconi Massimo, Casorate Sempione: storia, arte, problemi - Casorate Sempione Comune stampa 1985).
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 8.746728568; y: 45.666555788; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da foto aerea con sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004350_CB.IGM25; 13-10-2014; (2059519) -IGM 25000- (http://
definizionemonumento ai caduti, a cippo
denominazioneMonumento ai caduti di tutte le guerre
regioneLombardia
provinciaVarese
comuneCasorate Sempione
localitaCASORATE SEMPIONE
indirizzoVia Roma
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Basilico, Andrea; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Bentivoglio, RaffaellaBentivoglio, Raffaella
anno creazione2014
latitudine45.666556
longitudine8.746729

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