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bene culturale | dipinto |
soggetto | flagellazione di Cristo |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00189476 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi |
contenitore | palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, depositi |
datazione | secc. XV/ XVI fine/inizio; 1490 (ca.) - 1510 (ca.) [bibliografia; analisi stilistica] |
autore | Filipepi Alessandro detto Botticelli (1445/ 1510), |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | alt. 132, largh. 107, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri: flagellazione di Cristo. Personaggi: Cristo. Figure: carnefici. Interno. |
notizie storico-critiche | Questo dipinto figura per la prima volta nell'Inventario del 1880 con lo stesso numero di Catalogo di un altro, raffigurante "Un soldato che percuote un vecchio", che doveva fargli da "pendant" e che in quel periodo era incollato sul verso della stessa tavola (Inv. 1890, n. 5877). Generalmente ignorati dalla critica, vengono citati dal Gamba come sportelli di un tabernacolo: lo studioso li attribuisce alla bottega botticelliana, alla quale erano già riferiti nell'Inventario del 1880 e alla quale li ricollega anche l'0ffner (Lightbown). Recentemente lo Zeri ha posto in relazione queste due tavole con altre due della Beaver Art Gallery (New Brunswick, Canada), raffiguranti la "Resurrezione" e "Cristo porta croce" e ha ipotizzato che insieme facessero parte di un trittico, costituito da due parti laterali (la Flagellazione e la Resurrezione) e da una parte centrale, di maggiori dimensioni, raffigurante Cristo condotto al supplizio, di cui il frammento di Arezzo costituirebbe la parte sinistra e quello canadese la parte destra. Come già aveva ipotizzato il Gamba, lo Zeri, riscontrando particolari ben costruiti e invenzioni originali nei singoli elementi e incongruenze e cadute di tono nell'esecuzione e nel rapporto tra le varie parti, suppone che si tratti di un dipinto basato su disegni botticelliani. L'esecuzione, di livello mediocre, sarebbe attribuibile quindi o alla bottega del Maestro verso la fine della sua attività o a quell'atelier botticelliano che anche dopo la morte del pittore continuò "un filone arcaizzante, schiettamente quattrocentesco, forse in parallelo con i movimenti di nostalgica restaurazione che in politica facevano capo ai Palleschi" (Zeri). Più recentemente lo Hackey (1986), ricordando un suggerimento del Berenson, ha avanzato l'ipotesi dell'esistenza di una più numerosa serie di tavole che non avrebbero quindi costituito un trittico, nel quale secondo il critico stonata sarebbe stata la mancanza della Crocifissione e della Deposizione, ma piuttosto una serie di quadri processionali. Ai quattro già citati, per affinità stilistiche e iconografiche, egli associa la Lamentazione sul Cristo Morto del Museo Poldi-Pezzoli: la conoscenza di notizie più precise su quest'opera, che sappiamo commissionata verso il 1495 per una cappella di Santa Maria Maggiore di Firenze, costituirebbe secondo lo Hackey un elemento fondamentale per la precisazione cronologica delle altre quattro tavole. |
altra localizzazione | luogo di deposito: Toscana, AR, Arezzo |
bibliografia | Gamba C.( 1936)p. 212, nn. 18 e 19; Berti L.( 1961)p. 22; Lightbown R. W.( 1978)v. II, p.; Zeri F.( 1985)pp. 135-139; Hachey P. A.( 1986)pp. 47-49 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazzale degli Uffizi |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Cecchi C.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caldini R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1986 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.768826 |
longitudine | 11.255744 |