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bene culturale | rilievo |
soggetto | funerali di San Giovanni Gualberto |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00290437 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43 |
contenitore | monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, sala 3, parete destra, quarto da destra in basso |
datazione | sec. XVI primo quarto; 1505 - 1513 [bibliografia] |
autore | Graziani Benedetto detto Benedetto da Rovezzano (1474/ 1552), |
materia tecnica | marmo bianco/ scultura |
misure | alt. 55, largh. 172, prof. 17, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: San Giovanni Gualberto. Figure maschili: vescovi; astanti; monaci vallombrosani; storpi. Figure femminili: donne. Abbigliamento religioso: abito vallombrosano. Attributi: (S. Giovanni Gualberto) mitria. Oggetti: letto funebre; bastone. |
notizie storico-critiche | Questo rilievo, come gli altri esposti nella stessa sala, proviene dal monumento funebre di San Giovanni Gualberto, commissionato a Benedetto da Rovezzano da Don Biagio Milanesi, Generale dell'Ordine vallombrosano. I lavori per il monumento rimasero interrotti a causa di dissidi interni all'Ordine. I rilievi fino ad allora eseguiti, abbandonati nel vicino Palazzo del Guarlone, furon deturpati durante l'assedio di Firenze del 1530: quelli che subirono danni minori furono in parte riutilizzati per altri edifici dei monaci vallombrosani, compresa la stessa chiesa di San Salvi (v. NCTN P28546); altri marmi, invece, avrebbero avuto destinazioni diverse (cfr. NCTN P28769), finché tutti quelli superstiti vennero collocati nel Museo del Bargello: da qui, sarebbero stati successivamente trasportati, intorno al 1930, a San Salvi. L'attuale sistemazione, nel museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, non intende riproporre l'assetto originario del monumento, che tuttavia è possibile ricostruire attraverso le notizie riportate dal Vasari. Nelle "Vite", infatti, si legge che la sepoltura prevedeva un "grandissimo numero di figure tonde e grandi quanto il vivo", che dovevano esser poste entro nicchie tramezzate da pilastri con fregi e grottesche, sotto le quali doveva stare un basamento alto un braccio e mezzo, con storie della vita del Santo. Dal punto di vista stilistico, i rilievi mostrano una cultura già cinquecentesca, consapevole dei cartoni di Michelangelo e di Leonardo per Palazzo Vecchio, e rivolta ad un attento studio delle anatomie. |
bibliografia | Vasari G.( 1878-1885)pp. 532-533; Luporini E.( 1964)pp. 128-131; Padovani S./ Meloni Trkulja S.( 1982)pp. 44-45; Arte storia( 1979)pp 32-35; Luchs A.( 1974)pp. 362-369 |
definizione | rilievo |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via di S. Salvi, 43 |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bulgarini F.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.803968 |
longitudine | 11.275909 |