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bene culturale | sovrapporta, ciclo |
soggetto | Giacobbe manda Giuseppe dai fratelli |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00199074 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Primo piano nobile: camera da letto della regina, parete sinistra |
datazione | sec. XIX secondo quarto; 1844 - 1845 [documentazione; bibliografia] |
autore | Morgari Giuseppe (1788/ 1847), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 130, largh. 131, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | La sovrapporta è inserita all'interno di una cornice sagomata, in legno intagliato e dorato, con motivi vegetali a voluta, che incorniciano fiorellini al centro della parte inferiore. Rappresenta Giacobbe mentre ordina a Giuseppe giovinetto, in piedi vicino alla madre Rachele, di raggiungere i fratelli che custodivano il gregge a Sichem. Sulla destra si scorge una tenda con figura femminile assisa e bambino.Soggetti sacri. Personaggi: Giuseppe; Giacobbe; Rachele. Abbigliamento. Oggetti: tenda; anfora. Figure: donna; bambino. Paesaggi. Vegetali. Animali: pecore. |
notizie storico-critiche | La sovrapporta fa parte di un ciclo di tele eseguite da Giuseppe Morgari tra il 1844 e il '45 su commissione di Maria Cristina, regina vedova di Carlo Felice, per il riallestimento dell'appartamento reale. Fino al 1808 (cfr. inventario in ASTO, Archivio Alfieri, m. 29 fasc. 6) questa stanza era decorata da sovrapporte e paracamino raffiguranti paesaggi, attribuiti a Cignaroli, poi smantellati. Negli inventari del castello del 1826, 1831 e 1843 infatti la "camera d'angolo" risulta ancora priva di sovrapporte, sostituite da "taffetà verde" (ASTO, Archivio del Duca di Genova, m. nn. 59 e 60). Non è certa la collocazione originaria delle singole tele di Morgari ancora oggi nell'appartamento (12 sovrapporte ed un paracamino), di cui i registri inventariali storici forniscono una descrizione generica, dal momento che in epoca successiva avvennero ulteriori spostamenti di arredi e riallestimenti. Elena Ragusa però rivela che le quattro sovrapporte rappresentanti episodi della vita di Giuseppe presenti in questa sala, un tempo camera da letto della Regina, furono qui allestite soltanto nel primo quarto del Novecento. Pare infatti che la loro destinazione originaria fosse la camera da letto della Duchessa Isabella o camera gialla, da cui furono smantellate, insieme forse alla sovrapporta rappresentante il "sacrificio d'Ifigenia" portato nella sala medaglie, per fare posto alle tele di L. Balbo censite per la prima volta nell'inventario del 1927. Nel corso della ricerca sulle fonti sono emersi due documenti d'archivio (mandato n. 311 del 6 ottobre 1845), testimonianti il pagamento di £. 818. 77 a favore "Morgari Giuseppe Pittore". La causale espressa genericamente, per "5 Dipinti eseguiti d'ordine di S. E. il Gran Mastro per il Real Castello d'Agliè consistenti in 4 sovraporte, ed un controfornello" eseguiti "per la nuova Camera dell'Appartamento Reale nel Castello d'Agliè", purtroppo non permette di identificare con precisione a quali dipinti si faceva riferimento. Anche l'inventario del 1842 (ASTO, Archivio del Duca di Genova, Tenimento d'Agliè, m. n. 60) non fornisce altri elementi descrittivi ma riporta notizie, aggiunte a posteriori, di lavori effettuati nelle sale "n. 10 Camera da letto" e "n. 11 Camera di trattenimento" entrambe "intieramente ristaurate", allestite rispettivamente con "quattro sopraporta dipinti dal Morgari, rappresentanti alcuni fatti della Storia Sacra... e controfornello dipinto conforme ai sopraporte, e cornice dorata" e "sei sovraporte dipinti dal Molgari rappresentanti Fatti d'Istoria Sacra". La famiglia Morgari conta tra i suoi appartenenti un buon numero di pittori, di cui Giuseppe (Torino 1788-1847) pare essere il capostipite. Si ricordano poi i figli Paolo Emilio (Torino 1815-1882), con la moglie Clementina Morgari Lomazzi (Guastalla 1819-Torino 1897), e Rodolfo (Torino 1827-1909), attivi per la corte sabauda. Giuseppe lavorò per i Savoia sia come decoratore sia come restauratore di dipinti (cfr. C. Rovere, "Descrizione del Reale Palazzo di Torino", Torino 1858, pagg. 95 n. 116; 211 n. 100). Alla generazione successiva appartengono Pietro (Torino 1852-Londra 1885), figlio di Rodolfo, e Luigi (Torino 1857-1935), figlio di Paolo Emilio e a sua volta padre di Carlo (Torino 1898-1970), Emilia Morgari Ingaramo (Torino 1882-?) e Paolo Emilio Junior (Torino 1883-1947). |
bibliografia | Biancolini D.( 1995)p. 46 di Ragusa E. |
definizione | sovrapporta |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2001 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |