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bene culturale | dipinto |
soggetto | Giuseppe presenta il padre e i fratelli al faraone |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00287174 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi |
contenitore | palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 35 Michelangelo e i fiorentini |
datazione | sec. XVI ; 1515 (ca) - 1517 (ca) [bibliografia] |
autore | Granacci Francesco (1469-1470/ 1543), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 95, largh. 224, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Faraone; Giuseppe; Giacobbe; fratelli di Giuseppe. Figure: bambini; cortigiani; dignitari; soldati; muratori; scalpellini; passanti. Abbigliamento: all'antica. Architetture: palazzo; edificio ottagono; loggia; case. Paesaggi: rocce; colline; montagne. Oggetti: lance; bastoni; arnesi da costruzione; carro. Animali: cane; rinoceronte; buoi. Vegetali: alberi; arbusti. |
notizie storico-critiche | Il Vasari ricorda il dipinto in casa del Borgherini ed infatti ricorda: "nella sua casa di Borgo Santi Apostoli in Firenze in una camera dove Jacopo da Pontormo, Andrea del Sarto e Francesco Ubertini avevano fatte molte storie di Giuseppe, sopra un lettuccio una storia ad olio de fatti del medesimo, in figure piccole fatte con pulitissima diligenza e con vago e bel colorito, et una prospettiva dove pare Giuseppe che scrive Faraone, che non può essere più bella in tutte le sue parti" (Giuseppe condotto in prigione). Il dipinto fu venduto da Niccolò Borgherini a Francesco I de' Medici nel 1584 insieme al suo pendant Giuseppe condotto in prigione e già nel 1589 figurava esposto in Tribuna. Del gruppo di opere ricordate dal Vasari dipinte per la camera nuziale di Pier Francesco Borgherini e Margherita Acciaiuoli (che le difese strenuamente dalla cupidigia di G. B. della Palla, quando, durante l'esilio del marito, questi voleva portarle al re di Francia). Le due opere di Andrea del Sarto si conservano a Pitti, una del Bachiacca (F. Ubertini) e quattro del Pontormo alla National Gallery di Londra, una a Roma alla Galleria Borghese. Dalle fonti manoscritte si ricavano attribuzioni diverse: Granacci (1589), Anonimo (1704), Andrea del Sarto (1753-1769), Pontormo (1784, 1825, 1890). Il Baldini lo restituisce definitivamente al Granacci, pittore che fa parte di quella nutrita schiera di piccoli maestri che, qui tenendosi lontani dalla soluzione dei massimi problemi dell'arte, grazie ad una buona tecnica e attenti all'imitazione dei grandi del Cinquecento toscano, costituirono la fiorente classe del professionismo pittorico fiorentino dell'epoca. Al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi si conserva un disegno preparatorio di Francesco Granacci datato ante 1515 (nn. 345, 347, 349). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Vasari G.( 1878-1885)v. V, p. 342; Mostra Pontormo( 1956)p. 109, n. 11; Braham A.( 1979)pp. 754-765; Uffizi catalogo( 1980)p. 308, n. P772; Uffizi( 1982-1983)v. II, p. 33; Antichi chiassi( 1992)pp. 179-183; Natali A.( 1995)pp. 163-165, 180-181; Restauri a |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazzale degli Uffizi |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Pilati E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); D'Andrea G. (20 |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2002; 2006; 2015 |
latitudine | 43.768826 |
longitudine | 11.255744 |