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Opera d'arte gloria di san Giovanni di Dio di Giaquinto Corrado (1703/ 1765), a Cosenza

L'opera d'arte gloria di san Giovanni di Dio di Giaquinto Corrado (1703/ 1765), - codice 18 00109788 di Giaquinto Corrado (1703/ 1765), si trova nel comune di Cosenza, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Galleria Nazionale, Palazzo Arnone, Via G. B. Gravina, Galleria Nazionale, interno
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettogloria di san Giovanni di Dio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco18 00109788
localizzazioneItalia, Calabria, CS, CosenzaVia G. B. Gravina
contenitorepalazzo, museo, Galleria Nazionale, Palazzo Arnone, Via G. B. Gravina, Galleria Nazionale, interno
datazionesec. XVIII metà; 1740 - 1760 [bibliografia]
autoreGiaquinto Corrado (1703/ 1765),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 211, largh. 105,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiS. Giovanni di Dio, in cielo, incoronato dalla Vergine e da Cristo, in mezzo agli angeli ed ai suoi confratelli. La composizione è dedicata a san Giovanni di Dio (1495-1550), il fondatore dell'ordine ospedaliero dei fatebenefratelli. Nel registro superiore, il santo appre inginocchiato ai piedi della Vergine e di Cristo che lo accolgono in Paradiso, ponendogli sul capo la corona di spine. Nel registro inferiore, i suoi confratelli si prodigani alacremente nell'assistenza degli appestati.Personaggi: S. Giovanni di Dio; Maria Vergine; Cristo. Figure: angeli; confratelli. Architetture.
notizie storico-criticheL'opera, attribuita alla scuola di Corrado Giaquinto, va messa in relazione, secondo Edith Gabrielli, che nel 2003 compila la scheda per il catalogo della mostra curata da Rossella Vodret, con il grande affresco realizzato dal maestro sul soffitto della navata di San Giovanni Calabita a Roma. In tale edificio il dipinto murale si inserisce all'interno di un più vasto progetto decorativo che comprende anche la Trinità, due Virtù e Cherubini con strumenti della passione, sulla volta del transetto, e tre tele raffiguranti il Martirio di santa Marta, i santi Ercolano, Taurino e Ippolito e Sant'Antonio abate. La tela cosentina, da considerarsi, in ragione della stesura fredda e controllata, un lavoro d'après piuttosto che un bozzetto, riproduce uno degli studi preparatori di Giaquinto ora nel Museo del Prado di Madrid, con il quale condivide le misure ed alcuni dettagli. L'esecuzione spetta integralmente ad un collaboratore del maestro che però opera sotto la sua diretta supervisione.
bibliografiaD'Orsi M.( 1958)p. 58; Vita opere( 1993)p. 43; Acquisizioni donazioni( 1999)pp. 129-130, 160-161; Amato P.( 2002)p. 104; Vodret R.( 2003)p. 110
definizionedipinto
regioneCalabria
provinciaCosenza
comuneCosenza
indirizzoVia G. B. Gravina
ente schedatoreS112
ente competenteS112
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Primicerio A.; Funzionario responsabile: Iannace R.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Tufaro R. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tufaro R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2005
anno modifica2006
latitudine39.290705
longitudine16.261770

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