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Opera d'arte grottesche di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), a Viterbo

L'opera d'arte grottesche di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), - codice 12 01220258 - 8 di Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), si trova nel comune di Viterbo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzina Montalto, Villa Lante, Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Primo Piano, Salone di Conversazione, parete Ovest, lato destro
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bene culturaledipinto murale, elemento d'insieme
soggettogrottesche
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 01220258 - 8
localizzazioneItalia, Lazio, VT, ViterboVia Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT
contenitorepalazzo, Palazzina Montalto, Villa Lante, Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Primo Piano, Salone di Conversazione, parete Ovest, lato destro
datazionesec. XVII ; 1614 (ca) - 1614 (ca) [fonte archivistica; bibliografia]
autoreCesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misureUNR
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
dati analiticiIntradosso con fasce laterali a candelabre e mascheroni e in basso riquadri con tritoni. Al centro in basso ovale in riquadro con lotta tra nereide e mostro marino e in alto celetto con mascherone tra arpie e leonesse.Decorazioni: grottesche. Animali mitologici: nereide; tritoni; arpie. Animali: leonesse. Animali fantastici: mostro marino.
notizie storico-criticheLa pittura del Salone di Conversazione è il primo intervento di decorazione della palazzina fatta costruire da Alessandro Damasceni, allorchè con il nome di Alessandro Montalto venne creato Cardinale dallo zio Sisto V ed entrò in possesso (1590) di Villa Lante. Terminati nel 1612 i lavori di costruzione della palazzina gemella a quella già eretta dal Cardinale Gambara, Alessandro Montalto commissionò al Cavalier d'Arpino le pitture delle pareti, che furono largamente delegate agli aiuti, tra i quali Agostino Tassi assunse il ruolo principale. La presa di distanza dallo schema decorativo del soffitto, con la sua tradizionale alternanza di quadri riportati e figure in stucco, a modulo seriale, si realizza nel progetto già protobarocco di un fregio continuo di figure stagliate contro lo sfondo. Secondo Giovan Battista Passeri, nelle sue "Vite de' pittori scultori et architetti sino all'anno 1673", il Cesari partecipò anche alla realizzazione del fregio, eseguendovi un leone e alcune figure, sebbene la concezione assolutamente diversa dei due cicli suggerisca nel fregio un capovolgimento dei ruoli tra il pittore affermato e quello emergente. Il tema svolto dalla decorazione del fregio è l'apoteosi del committente, con i vari simboli dello stemma Peretti Montalto che ricorrono tra le mani dei putti. Il tema araldico del leone viene declinato al femminile nella decorazione degli intradossi, coerentemente con la centralità dell'elemento femminile nel programma iconografico del soffitto.
committenzaMontalto Alessandro Cardinale (sec. XVII inizio)
bibliografiaCavazzini P.( 1993); Salerno L.( 1969)
definizionedipinto murale
regioneLazio
provinciaViterbo
comuneViterbo
toponimoBagnaia(frazione ISTAT);
indirizzoVia Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT
ente schedatoreS168
ente competenteS168
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cardinali M.; Funzionario responsabile: Acconci A.; Aggiornamento-revisione: Ciofetta S. (2014), Referente scientifico: Acconci A.;
anno creazione2010
anno modifica2014
latitudine42.427407
longitudine12.154998

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