immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | vaso |
soggetto | Hotei |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 01977994 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MI, MilanoVia Savona, 39 |
contenitore | capannone, deposito, Acciaierie Ansaldo (ex), Via Savona, 39, Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco, Padiglione 17 A |
datazione | sec. XVIII ; 1700 (ca) - 1799 (ca) [analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura giapponese, esecutore(analisi stilistica) |
materia tecnica | porcellana/ invetriaturaporcellana/ pittura |
misure | cm, alt. 21, largh. 13, prof. 9, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Milano |
dati analitici | Vasetto in porcellana a forma di fiaschetta 'a zucca', sulla quale si aggrappa Hotei con ventaglio. La decorazione è dipinta a smalti rosso, verde e nero, applicati al di sopra dell'invetriatura trasparente.Divinità orientali: Hotei. |
notizie storico-critiche | Si tratta probabilmente di un prodotto delle manifatture di Arita (isola di Kyushu) del XVIII secolo.||Hotei (in cinese Budai, letteralmente "sacco di lino") fu un monaco buddhista eccentrico, vissuto in Cina tra il IX e il X secolo (morì nel 917 d.C.), dove fu considerato come una manifestazione di Miroku (in sanscrito Maitreya), il Buddha del futuro. In seguito, entrò a far parte del repertorio di divinità legate alla dottrina Zen, per la quale divenne simbolo di distacco dai beni terreni: è infatti citato come uno dei dieci personaggi che raggiunsero l'Illuminazione nello Jingde quandong lu (in giapponese Keitoku dentoroku, "La trasmissione della lampada"), raccolta cinese di biografie di patriarchi Zen del 1002. Conosciuto in Giappone subito dopo la sua canonizzazione in Cina, durante il periodo Edo (1615-1868) Hotei entrò a far parte del gruppo dei Sette Dei della Fortuna (Shichifukujin), divenendo una delle divinità più popolari del paese. Una descrizione completa di Hotei comparve nel Kashiragaki kimmo zui, testo pubblicato nel 1789 e molto noto all'epoca. Solitamente è raffigurato corpulento, la testa rasata, i lobi delle orecchie allungati e un'espressione sorridente; porta con sé una sacca nella quale tiene le sue poche cose, e qualche volta un ventaglio rigido (uchiwa) oppure un bastone da pellegrino in legno. Nella tradizione giapponese, si pensava che la sacca contenesse le "cose preziose" (takaramono), simboli di abbondanza materiale. Era molto amato dai bambini, ai quali piaceva la sua spensieratezza. |
definizione | vaso |
regione | Lombardia |
provincia | Milano |
comune | Milano |
indirizzo | Via Savona, 39 |
ente schedatore | R03 |
ente competente | S27 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Morena F.; Funzionario responsabile: Orsini C.; Trascrizione per informatizzazione: Morena F. (2009) |
anno creazione | 2009 |
latitudine | 45.453739 |
longitudine | 9.162587 |