dati analitici | Riduzione ordito 7 cm.; riduzione trame 15 cm. Bordura: finta cornice lignea liscia ai lati, decorata in alto da un mascherone centrale e da volute con festoni di fiori e in basso da un medaglione mistilineo con festoni di fiori. Nella scena centrale, sotto un porticato colonnato e ornato sulla destra da una tenda, è un folto gruppo di personaggi: al centro Magone, a sinistra un soldato con armatura e cimiero e un servo che conta gli anelli, traendoli da una borsa; a destra un gruppo di uomini barbuti con turbanti e vesti drappeggiate in piedi che osservano (l'ultimo a destra senza turbante, curiosamente, regge un paio di occhiali); in primo piano, in basso a destra, un vaso con manico di metallo decorato e, sullo sfondo, serie di persone affacciate ad una balaustrata. Colori: beige, ocra, giallo, azzurro, blu in più sfumature, rosa. Fodera intera originale, con cucitura perimetrale e a losanghe con tratteggi a matita o carboncino. Sospensione: in alto 5 anelli; in basso, a 150 cm. dal bordo, fettuccia con 5 anelli.Personaggi: Magone. Guerrieri. Figure. Abbigliamento. Oggetti: anelli; sacco; vaso. Costruzioni: balaustrata; porticato. Elementi architettonici: colonne. |
notizie storico-critiche | Nell'elenco dei lavori eseguiti in Torino tra il 1737 e il 1754 dall'arazziere Antonio Dini (AST sez. riun Azienda Real Casa, Cassa 294, Registro O; trascritta in Schede Vesme, 1963, vol. I, pp. 107-108) sono nominate due tappezzerie della Storia di Annibale, in seta e lana, rispettivamente di libbre 28 e 23. Alcuni pagamenti riguardano i pittori che trasposero in grande i bozzetti della serie, tradizionalmente attribuiti al Beaumont, che in realtà è citato solo per uno di questi: a Matteo Boys nel 1749 (Schede Vesme , 19l. I, p. 205: L. 230), a Giovanni Domenico Molinari nel 1752, nel 1753 per il cartone relativo all'arazzo "il computo degli anelli (vale a dire, "Il bottino di Canne") e nel 1758 (ibidem , 1966, vol. II, p. 707: L. 250, L. 250, L. 250), a Vittorio Amedeo Rapous nel 1754 per il cartone con lo "stratagemma di Annibale a Casilino" (ibidem , 1968, vol. III, p. 895: L. 400), a Giovanni Pietro Romegialli nel 1760 per il cartone con "Annibale giovinetto giura odio ai Romani", tratto dal Beaumont (AST, Sez. Riunite, Mastri categorici, 1760, t. 2, v. 29, p. 288: L. 240). Vittorio Blanchery realizza tra il 1762 e il 1764 una grande copia del dipinto del Beaumont rappresentante la "Battaglia di Canne" , "da servire per li Reali Appartamenti", replicato nel 1767 per servire da modello per un arazzo della serie (Schede Vesme, 1963, vol. I, p. 141: L. 1000, L. 1200; AST, Sez. Riunite, maestri Categorici, t. II, v. 40, pp. 270, 271. In ultimo Carlo Bianchi, già pagato negli anni precedenti per lavori in servizio all'arazzeria torinese, riceve nel 1778 "L. 40, 5 per un pezzo d'ornamento d'Architettura e cascate di fiori sulla tela a oglio con cornice. . . per modello di un laterale della tappezzeria d'alta lizza, ossia fregio alla medesima, sulla quale vi è dipinta la battaglia d'Annibale" (BRT, Registro Recapiti, 1778, t. II, p. 583; AST, Sez. Riunite, maestri Categorici, 1778, t. II, v. 71, pp. 210; Schede Vesme, 1963, vol. I, p. 131). Per quanto riguarda la tessitura vera e propria degli arazzi con le storie di Annibale, nel 1760 sono elencate diverse spese per la formazione dei panni della serie, destinata, insieme a quella con le Storie di Pirro, agli appartamenti reali, con forniture di lane varie e seta; analoghe spese per forniture per gli arazzi delle Storie di Annibale a cui si stava ancora lavorando sono infine registrate lungo tutto il decennio 1771-1781. (AST, Sez. Riunite, Mastri Categorici, 1760, t. 2, v. 29, pp. 287-289; 1765, t. 2, v. 36, pp. 294- 296; 1766, t. 2, v. 38, pp. 264-266; 1767, t. 2, v. 40, pp. 269-271; BRT, Registro Recapiti, 1771, t. 5, p. 202; 1772, t. 11, p. 1242: fornitura di lane specifica per "le battaglie di Annibale"; 1773, t. 14, p. 924; 1776, t. 1, p. 445; 1777; 1779; 1780; 1781), (cfr. M. Viale Ferrero, Arazzi, in "Mostra del Barocco Piemontese, Torino 1963, pp. 15-16, tav. VI; M. Viale Ferrero, Gli Arazzi, in "Arazzi e tappeti antichi", Torino 1952, pp. 127-128). |