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bene culturale | arazzo, opera isolata |
soggetto | Il Tempo ritira la Verità dalle braccia dell'Errore |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00171824 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale |
contenitore | reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, piano II, Magazzino |
datazione | sec. XVII terzo quarto; 1665 (ante) - 1665 (ante) [bibliografia] |
ambito culturale | manifattura di Bruxelles(bibliografia; documentazione) |
autore | Rubens Pieter Paul (1577/ 1640), Van den Hecke Frans (1595 ca./ 1675), |
materia tecnica | lana/ arazzofilo di setafilo metallicofibra vegetale |
misure | alt. 480, largh. 497, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Riduzione ordito di 7-8 cm. Riduzione trame di 12-13 cm. Crepantage contrariè nei bordi ornamentali delle stoffe. Bordura come da serie (cfr. scheda NCTN 00171817). Al centro cartiglio a nastro con iscrizione e ai due lati festoni di frutta. La stessa fascia decorativa della tenda in alto è sul drappo del pavimento nel bordo inferiore. La scena centrale rappresenra un vecchio barbuto con falce, allegoria del tempo che insieme ad una figura femminile, rapppresentante la Verità, si solleva sopra ad un groviglio di personaggi in lotta. Sopra di loro due teste, una umana e una di drago. Colori scuri e sporchi: prevalenti marrone, beige e blu. Fodera probabilmente originale, a fasce verticali ed orizzontali. Numerose toppe di vari tipi di tela. Sospensione a cordicella nel lato alto.Personificazioni: il Tempo; la Verità. Animali fantastici: drago. Attività umane: lotta. |
notizie storico-critiche | L'editio princeps di questa celeberrima serie commissionata dall'Infanta Isabella di Spagna su disegni di Rubens, fu tessuta da Jan Raes ed inviata probabilmente nel 1628 al convento delle Carmelitane scalze di Madrid. La serie di Torino, poco conosciuta prima del 1956 (Viale Ferrero, 1956) consta di nove pezzi: uno nei Depositi della Galleria Sabauda ("Il Trionfo dell'Eucarestia sull'Idolatria"), gli altri otto in Palazzo Reale ("Il Tempo che ritira la Verità dalle braccia dell'Errore", "La caduta della manna", "L'Amore divino o Il Trionfo divino", "L'Agnello e l'Arca dell'Alleanza", "Il Trionfo dell'Eucarestia sull'Ignoranza e l'Accecamento", "Elia visitato dall'angelo", "I quattro Evangelisti", "Il dogma dell'Eucarestia confermati dai papi"). Un decimo pezzo, "Abramo e Melchisedech", con stemma di Carlo Emanuele II, il cui modello si trova a Londra ed un bozzetto, databile al 1625, è nella National Gallery di Washington (cfr. Catalogo "Ten Painting School At National Gallery Of Art Washington",1967, pp. 40-44) risulta scaricato dall'Inventario di Palazzo Reale del 1923 (bolletta di scarico n. 29). Su tre di questi arazzi ("L'Agnello e l'Arca dell'Alleanza", "Il Trionfo dell'Eucarestia sull'Idolatria", "Elia visitato dall'angelo") c'è lo stemma di Carlo Emanuele II, che però non è intessuto, ma rapportato; su un arazzo ("Il Trionfo dell'Eucarestia sull'Ignoranza e l'Accecamento"), oltre allo stemma, compare la marca della manifattura e il monogramma dell'arazziere Francesco Van der Hecke (attivo dal 1614 al 1665), il quale eseguì diverse volte i Trionfi dell'Eucarestia. Contrastata la datazione di questi arazzi: in un primo tempo Mercedes Viale Ferrero aveva ipotizzato che la serie fosse stata commissionata in occasione dei festeggiamenti del bicentenario del miracolo del Corpus Domini nel 1653, quando, come risulta da una descrizione degli apparati, pubblicata nel 1666, la piazza del Corpus Domini fu addobbata con arazzi ed altri ornamenti sul tema del SS. Sacramento. Ma fino al 1663 non sono riportati documenti di consistenti pagamenti per acquisti di arazzi, il che avvalorerebbe una seconda ipotesi che ritarda agli anni 1663/5 l'acquisto di questa serie (Viale Ferrero, 1960). Probabilmente furono riunite due serie distinte: infatti su alcuni pezzi sono presenti le legende esplicative, su altri sostituite dallo stemma di Carlo Emanuele II. A conferma di questa tesi, la Viale Ferrero cita un documento del 4 Dicembre 1665 (ASTO, Tesoreria Generale) relativo al pagamento al Conte Turinetti per due grandi tappezzerie di Fiandra, ricche d'oro, del Trionfo della Chiesa per le due camere da parata di Palazzo Reale (Viale Ferrero, 1960, p. 295). Alla Biblioteca Reale di Torino, in un registro dei Discarichi Real Casa (attualmente non reperito) in data 14 Aprile 1752, è riportato un pagamento riguardante i restauri di alcuni arazzi tra cui sette pezzi di un paramento detto dell'Alcova. Poichè questa era una delle due stanze di parata per le quali è testimoniato l'acquisto di due arazzi del Trionfo della Chiesa, è possibile che il restauro si riferisca a queste storie (Viale Ferrero, 1960, p. 297). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino; luogo di provenienza: Piemonte, TO, Torino |
committenza | Carlo Emanuele II di Savoia |
bibliografia | Gobel H.( 1923)p. 356; Crick-Kuntziger M.( 1938)p. 16; Viale Ferrero M.( 1952)p. 34; Viale Ferrero M.( 1956)pp. 71-74; Viale Ferrero M.( 1960)pp. 278-280, 290-291; Viale Ferrero M.( 1966)p. 98; Matias Diaz Padron( 1995)pp. 1006-1016, 1124-1127 |
definizione | arazzo |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | Piazzetta Reale |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Ballaira E.Compilatore scheda: Ghisotti S.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: Tetti G. (2002); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Pappalardo A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.072658 |
longitudine | 7.686346 |