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bene culturale | dipinto, insieme |
soggetto | il transito del santo e due apparizioni miracolose di Sant'Antonio da Padova |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00092321 |
localizzazione | Italia, Lombardia, BS, BresciaNR (recupero pregresso) |
contenitore | chiesa, conventuale, Chiesa di S. Francesco d' Assisi, NR (recupero pregresso), cappella di Sant'Antonio (a sinistra dell'abside), volta |
datazione | sec. XVII ; 1645 - 1650 [analisi stilistica] |
autore | Amigoni Ottavio (1605/ 1661), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
condizione giuridica | proprietà Stato, Chiesa conventuale di San Francesco D'Assisi |
dati analitici | Gli episodi sono dipinti al centro della volta (il transito), entro una cornice quadrata ad ovoli e dentelli, ed ai due lati entro "medaglioni" lobati entro una decorazione in stucco con decorazione in oro costituita da volute a cartoccio, putti, erme femminili desinenti in acanto ed alate. Il tutto contro un fondo oro e viola a minutissimi scacchi. A sinistra è raffigurato un gruppo di persone in abito contemporaneo. Tra queste uno sembra indicare il numero tre con le dita della mano mentre un uomo indica animatamente un alto loggiato. Qui un uomo, forse lo stesso barbato che appare nel medaglione a fronte, alza una coppa verso la figuretta del santo che appare in alto tra le nubi. Nel "medaglione" a fronte tre vecchi, barbati, seduti attorno ad un tavolo, assistono alla spremitura di un grappolo d'uva che un uomo più giovane, barbato anch'egli, effettua entro una coppa mentre un giovane tiene il ramo di vite. La scena si svolge in gustoso interno dal carattere tra il quotidiano e l'aulico. Forti i caratteri realistici se non popolareschi recuperati dalla tradizione romaniniana. Al centro della volta è raffigurato con una prospettiva dal basso il Transito del santo di Padova. La scena si svolge al sommo di una gradinata ed è affollata di figure.Soggetti sacri: il transito del santo e due apparizioni miracolose di Sant'Antonio da Padova. |
notizie storico-critiche | Il Faino, il primo che citi l'autore di questi affreschi, afferma: "al volto di qta Capela à stucho adorato gli à dipinto alchuni miracholi del Sto di Ottavio Amigoni et sonno à fresco". Successivamente l'averoldo ricorda i Miracoli di Sant'Antonio "molti in piccolo istoriati nè partimenti del volto fregiato di stucco e d'oro" senza peraltro specificarli, come anche il Paglia. L'attribuzione tradizionale fu accettata dal Morassi e da tutta la critica successiva. L'Anelli ed il Guzzo ritennero che le due scene laterali raffigurassero due apparizioni del santo taumaturgo "forse anche da memorie locali" (Iconografia antoniana, 1981), proponendone la datazione al 1645-50 per le numerose analogie con opere dell'Amigoni di quello stesso decennio rilevandovi inoltre, giustamente, un gusto narrativo di sapore realistico, se non popolaresco, quasi neo-romaniniano. |
bibliografia | Tonolini M./ Monegatti V.( 1954)p. 52; Morassi A.( 1939); Faino B.( 1961)p. 90; Averoldo G.A.( 1700)p. 97; Paglia F.( 1967)p. 212; Passamani B.( 1964)p. 588; Anelli L./ Guzzo E.M.( 1981)pp. 21-23 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Brescia |
comune | Brescia |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S23 |
ente competente | S23 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Tiziani G.; Funzionario responsabile: Cicinelli A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Veneri S. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Veneri S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1990 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.532522 |
longitudine | 10.225838 |