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Opera d'arte imeneo di Bacco e Arianna di Guarana Jacopo (1720/ 1808), a Modena

L'opera d'arte imeneo di Bacco e Arianna di Guarana Jacopo (1720/ 1808), - codice 08 00283075 di Guarana Jacopo (1720/ 1808), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo Coccapani, Corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, box, cassetto C8, lato sinistro
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoimeneo di Bacco e Arianna
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00283075
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, ModenaCorso Vittorio Emanuele, 95
contenitorepalazzo, Palazzo Coccapani, Corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, box, cassetto C8, lato sinistro
datazionesec. XVIII ; 1758 - 1758 [analisi storica]
autoreGuarana Jacopo (1720/ 1808),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 42, largh. 34,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia - Galleria Estense
dati analiticiNR (recupero pregresso)Allegorie-simboli: Imeneo. Divinità: Bacco; Arianna; Cupido. Figure: amorini.
notizie storico-criticheTradizionalmente riferita a Sebastiano Ricci, questa piccola tela, insieme a quella identificata dal numero d'inventario 428, proviene dalle collezioni ducali (v. Ghiraldi 1994). L'attribuzione al pittore veneto, a volte rifiutata (Derschau) a volte riconsiderata (Ricci; Zocca), fu respinta dal Palluchini che, accogliendo il suggerimento di Fiocco, riconosceva i due dipinti della Galleria Estense a Jacopo Guarana (Pallucchini 1945). Esposti alla mostra di Vignola del 1994 con il generico titolo di "Trionfo di divinità mitologiche", furono in quella sede confermati al Guarana da Ghiraldi che, riferendo il giudizio di G. Pavanello, li poneva in relazione con il modelletto per l'affresco di Palazzo Bragadin a San Cassano (asta Semenzato, marzo 1991) e pertanto li datava agli anni della collaborazione con il Tiepolo nella Villa Pisani a Strà. Nel 1998 Pavanello pubblicava la tela corrispondente all'inventario 428 come modello per la volta di una sala di Palazzo Erizzo a Venezia, raffigurante "l'Imeneo di Bacco e Arianna". L'iconografia della rappresentazione ha consentito allo studioso di ricondurre la commissione dell'affresco alle nozze di Nicolò II (detto Marcantonio) Erizzo con Matilde Bentivoglio e di datare, quindi, l'opera finale e il suo modello intorno al 1758. La tela corrispondente all'inventario 427 non è stata ancora messa in relazione con nessuna decorazione nota di palazzi o ville venete. Essa propone una versione, compositivamente più mossa e ricca di personaggi, dell'Imeneo di Bacco e Arianna trattato nell'opera identificata dal numero d'inventario 428. Potrebbe forse trattarsi di una elaborazione coeva a quella identificata da Pavanello, presentata al medesimo committente insieme e in alternativa ad essa, e poi rifiutata in favore della redazione finale di Palazzo Erizzo.
bibliografiaRicci S.( 1925)n. 254; Zocca E.( 1933)p. 24; Pallucchini R.( 1945)p. 197, n. 465; Ghiraldi G.( 1994)pp. 88 - 89
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzoCorso Vittorio Emanuele, 95
rapportoRAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: bozzetto, Autore opera finale/originale: Guarana Jacopo, Data opera finale/originale: , Collocazione opera finale/originale: VE/ Venezia/ Palazzo Erizzo,
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tommaselli D.; Funzionario responsabile: Bernardini M.G.; Trascrizione per informatizzazione: Tommaselli D. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2006
latitudine44.650801
longitudine10.930868

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