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Opera d'arte Impresa farnesiana del Giglio di Giustizia di Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), a Roma

L'opera d'arte Impresa farnesiana del Giglio di Giustizia di Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), - codice 12 00186300 - 20 di Bonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547), si trova nel comune di Roma, capoluogo dell'omonima provincia sita in castello, Castel Sant'Angelo, Lungotevere Castello, 50, sala Paolina
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bene culturaledecorazione plastica, elemento d'insieme, volta, angolo nord-est
soggettoImpresa farnesiana del Giglio di Giustizia
tipo schedaOA_2.00
codice univoco12 00186300 - 20
localizzazioneRm, RomaLungotevere Castello, 50
contenitorecastello, Castel Sant'Angelo, Lungotevere Castello, 50, sala Paolina
datazionesec. XVI ; 1545 - 1547 [documentazione; bibliografia]
autoreBonaccorsi Pietro detto Perin del Vaga (1501/ 1547),
materia tecnicastucco/ doratura
misureUNR
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiin un riquadro romboidale a più cornici, al centro di un tondo anch'esso a più cornici è l'impresa costituita da da tre gigli, circondati da un cartiglio su i quali sorge un arcobaleno, che nasce da una nuvola e termina ai piedi di un ulivo.Araldica: impresa farnesiana.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: impresa, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Farnese, Posizione: al centro, Descrizione : tre gigli sovrastati da un arcobaleno,
notizie storico-criticheI quattro riquadri romboidali sono, a due a due, uguali, quello all'angolo nord- est con quello dell'angolo sud-ovest rappresentano l'Impresa Farnesiana mentre i tondi dell'angolo sud-est con quello nord-ovest hanno il simbolo del delfino e del camaleonte. Il giglio di giustizia simboleggia Polo III, che come un arcobaleno, apporta serenità e pace facendo opera di mediazione tra Francesco I e Carlo V che si conclusa con la pace di Nizza. Un nome che ricorre tradizionalmente per gli stucchi della volta è quello di Raffaello da Montelupo ma che è stato invece escluso dal Gaudioso (1981, vol.2 p.111) a causa dei documenti contabili, più attendibile invece, l'ipotesi di una partecipazione ai lavori della volta di Guglielmo Della Porta, che aveva già lavorato con Perino a Genova e nella cappella Massimi a Trinità dei Monti e la cui presenza a Castello è documentata nel 1546 per i restauri di alcune sculture antiche.
altre attribuzioniGuglielmo della Porta
committenzaPaolo III Farnese (1544)
definizionedecorazione plastica
regioneLazio
provinciaRoma
comuneRoma
indirizzoLungotevere Castello, 50
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Carocci C.; Funzionario responsabile: Iusco S.; Trascrizione per informatizzazione: Aloisi P. (2011); Aggiornamento-revisione: Aloisi P. (2011);
anno creazione1979
anno modifica2011
latitudine41.902758
longitudine12.468113

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