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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | interno di farmacia con figure |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00035943 |
localizzazione | Italia, Piemonte, VC, Vercellivia Verdi, 30 |
contenitore | palazzo, museo, Casa Alciati, Palazzo Langosco, via Verdi, 30, Museo Camillo Leone, Piano primo, deposito dipinti. |
datazione | sec. XVIII seconda metà; 1750 - 1799 [analisi stilistica] |
autore | Mayerle Francesco Antonio (1710/ 1782), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 73, largh. 60, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Istituto Belle Arti |
dati analitici | Il soggetto rappresentato è un interno di farmacia. Sullo sfondo di una parete sulla quale si collocano entro arcate due scaffalature, sono raffigurati numerosi personaggi, clienti e addetti alla vendita. Tra gli altri un frate all'estrema sinistra e una donna all'estrema destra della composizione; al centro due bambini con un cane. Cornice dorata e intagliata a motivi vegetali del '700.Soggetti profani. Interno: farmacia. Mobilia. Oggetti. Figure maschili. Figure femminili. Abbigliamento. Abbigliamento religioso. Animali: cane. Oggetti. |
notizie storico-critiche | Risulta elencato al n. 169 dell'inventario dei dipinti esposti al Museo Leone tra il 1918 e il 1934. Sulla copia dattiloscritta un appunto a matita del Baudi di Vesme lo attribuisce dubitativamente al pittore F. A. Mayerle di Praga, documentato a Vercelli nella seconda metà del XVIII secolo. Recenti studi (G. G. Garrone in Inventario Trinese, cat. della mostra, 1980 scheda pp. 123-127; P. Astrua e M. di Macco in Ricerche a Testona per una storia della Comunità, cat. mostra, Testona 1980, pp. 140-142; P. Astrua, in Arte di Corte a Torino da Carlo Emanuele III a Carlo Felice, Torino 1987, pp. 65-100) hanno fatto ampia luce sull'attività del Mayerle come pittore di corte e di soggetti sacri; poco studiata è invece la sua produzione "di genere" entro la quale si inserirebbe il dipinto in oggetto. Indipendentemente da questa attribuzione ancora da verificare, il dipinto si colloca nella seconda metà del XVIII secolo sulla scia dei pittori piemontesi seguaci dell'Olivero (cfr. L. Mallè I dipinti del Museo d'Arte antica, catalogo, Torino 1963). Non se ne conosce la provenienza: non compare negli elenchi dei dipinti appartenuti a Camillo Leone e neppure in quelli della pinacoteca dell'Istituto Belle Arti. Il soggetto, che negli inventari del Museo, 1919-1934, è riconosciuto come "Farmacia dell'Ospedale di Vercelli", anche se successivamente questa definizione fu cancellata, fa supporre che la provenienza fosse la raccolta dell'Ospedale Maggiore "S. Andrea" acquistata da C. Leone tra il 1889 e il 1898. Museo Leone, inventario ms. 1979, n. 233; Museo Leone, inventario 1918-1934, n. 169. |
bibliografia | Garrone G. G.( 1980)pp. 123-127; Astrua P./ di Macco M.( 1980)pp. 140-142; Astrua P.( 1987)pp. 65-100; Mallè L.( 1963) |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Vercelli |
comune | Vercelli |
indirizzo | via Verdi, 30 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Rosso A. M.; Funzionario responsabile: Astrua P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caboni E. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caboni E. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.326892 |
longitudine | 8.422343 |