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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | La Madonna adorante il Bambino ed angeli |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00092346 |
localizzazione | Italia, Lombardia, BS, BresciaNR (recupero pregresso) |
contenitore | chiesa, conventuale, Chiesa di S. Francesco d' Assisi, NR (recupero pregresso), lunetta centrale del coro |
datazione | sec. XV ; 1460 (ante) - 1460 (ca.) [analisi stilistica] |
autore | Bembo Andrea (notizie metà sec. XV/ post 1496), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
condizione giuridica | proprietà Stato, Chiesa conventuale di San Francesco D'Assisi |
dati analitici | La scena è dipinta contro un fondo blu. La Vergine, dai capelli biondi, ha un velo da testa argenteo ed il manto rosa raffigurati come di stoffa serica ed è in adorazione davanti al Bambino. Questi è steso davanti alla madre ed ha un'aureola tipicamente quattrocentesca con brecci patenti rossi entro l'aureola. Numerose minute figure di angeli dai luminosi colori: rosso, viola, azzurro, bianco, circondano le figure primarie in adorazione o suonando vari stumenti. Un roseto fiorito circonda sia la Vergine che il Bambino. In basso a sinistra dove l'affresco è perso in larga misura, si scorge la testa di un uomo, persa nel volto, probabilmente il committente dell'affresco o dell'intero coro su cui questo è dipinto.Soggetti sacri: La Madonna adorante il Bambino ed angeli. |
notizie storico-critiche | Il nome di Bonifacio Bembo è dato per primo dal Guerrini e successivamente dal Venturi, ma è rifiutato poi dal Toesca. Dal Morassi invece viene avanzato il nome di Andrea Bembo. A questa attribuzione non si oppone il Panazza che nota forti analogie tra gli angeli di questo affresco e quelli che compaiono nell'Incoronazione della Vergine nel dipinto al primo altare destro del Carmine di Brescia, datandolo "sicuramente al 1464 circa". Questi rileva che "gli angeli, monotoni e stereotipati, con un lume che ammorbidisce le carni..ma con una tendenza ad affollare ed appesantire la composizione" e che "Foppa ormai è già operante da tempo e..ormai è lui a dare più che a ricevere". A Paolo da Cailina il Vecchio lo riferisce invece il Begni Redona datandolo al 1460 circa. Il dipinto attesterebbe lo stato della pittura in brescia prima del Foppa. |
bibliografia | Guerrini P.( 1911)p. 29; Toesca P.( 1956)p. 582; Venturi A.( 1933)pp. 826-838; Arcioni L.( 1916)pp. 147-148; Sartori A.( 1928)p. 8; Morassi A.( 1939)pp. 251-252; Panazza G.( 1964)pp. 905-906; Begni Redona P.V.( 1982) |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Brescia |
comune | Brescia |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S23 |
ente competente | S23 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Tiziani G.; Funzionario responsabile: Cicinelli A.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Veneri S. (2007); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Veneri S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1990 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.532522 |
longitudine | 10.225838 |