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bene culturale | dipinto |
soggetto | lapidazione di Santo Stefano |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00187161 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi |
contenitore | palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, depositi |
datazione | sec. XVIII ; 1733 - 1734 [bibliografia; documentazione] |
autore | Ferretti Giovanni Domenico (1692/ 1768), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 40, largh. 81, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri: lapidazione di Santo Stefano. Personaggi: Santo Stefano; Cristo; Dio Padre. Attributi: (Santo Stefano) dalmatica. Figure: soldati; carnefici; angeli; cherubini. |
notizie storico-critiche | Il bozzetto nel 1862 era ancora nel Convento dei benedettini cassinensi della Badia; giunse nel febbraio del 1868 nelle Gallerie fiorentine ed è inventariato dal 1880. E' il bozzetto per l'affresco nella lunetta dell'arco d'ingresso al coro dei monaci della Badia Fiorentina, la cui decorazione fu compiuta dal Ferretti, come i registri del convento dimostrano, tra il 1733 e il 1734. Nella Badia Fiorentina, oltre al martirio di Santo stefano, Ferretti lasciava l'Assunzione e l'Incoronazione della Vergine rispettivamente nell'abside e sul soffitto del coro, che furono finiti, firmati e datatinel 1734. Maser (1968) dopo aver constatato che non esistono documenti specifici relativi al Martirio di Santo Stefano, presuppone che Ferretti abbia iniziato l'abside e sia poi passato al coro, culminando il lavoro nella grande lunetta col Martirio, sopra l'arcone; questa però potrebbe anche essere stata la prima, come suggerirebbero alcuni tratti bolognesi soprattutto nel bozzetto. Comunque sia, afferma Maser, il Martirio di Santo Stefano è e fu sempre considerato una delle opere più belle e stimolanti del Settecento fiorentino, specie nello schizzo preparatorio. Nel bozzetto e in tono minore nell'affresco il pittore raggiunge ciò che il Berti (1950) descrive come un "gran fragore" di bravura tecnica nel rappresentare in un groviglio di carni, di nuvole, di angeli un insieme così plastico eppure così animato. Il bozzetto supera, come spesso accade, l'affresco per queste pennellate ricche ed impetuose che danno vivacità e immediatezza alla scena che nell'affresco sono represse per accrescere, secondo l'eredità fiorentina, in solidità precisione e chiarezza d'immagini. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Moschini V.( 1931)p. 20; Berti L.( 1950)p. 105; Bozzetti Gallerie( 1952)p. 63, n. 134; Maser E. A.( 1968)pp. 37, 77, n. 44; Ultimi Medici( 1974)p. 222, n. 130; Uffizi catalogo( 1980)p. 263, n. P597 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazzale degli Uffizi |
rapporto | RAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: bozzetto, Data opera finale/originale: , Collocazione opera finale/originale: FI/ Firenze/ chiesa della Badia Fiorentina, |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Barni C.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Caldini R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Caldini R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1985 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.768826 |
longitudine | 11.255744 |