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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Latona derisa dai contadini della Licia |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00351031 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVII fine; 1690 (ca) - 1692 (ca) [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito olandese(analisi stilistica) |
autore | Schalcken Godfried (1643/ 1706), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 37, largh. 53, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Dipinto di formato rettangolare con cornice del 1720-1730 circa.Soggetti profani: Latona derisa dai contadini della Licia. Personaggi: Latona; contadini; Apollo; Diana. Animali: rospi. |
notizie storico-critiche | Il dipinto illustra un passo delle Metamorfosi di Ovidio (VI, 317-80): Latona, madre di Apollo e Diana, fuggendo in Lidia con i figli neonati per sottrarsi alle persecuzioni di Giunone, trova un lago per placare la sua sete. I contadini del posto la deridono e la mettono in guardia dal bere, ma la sua maledizione li trasforma in rospi. In questa versione del tema alcuni contadini sono già trasformati in rospi, mentre altri sono intenti ad insultare Latona. Ella tiene Diana tra le braccia e ha deposto a terra Apollo. Il dipinto non è firmato, ma era già attribuito a Schalcken quando faceva parte della collezione viennese del principe Eugenio di Savoia Soissons (J. Von Retzer, ‘Gemäldesammlung des Prinzen von Savoyen in Wien’, 1737, traduzione italiana in Baudi di Vesme 1886). L'attribuzione non è mai stata messa in dubbio, poiché corrisponde allo stile del pittore. Il dipinto mostra l'arte di Schalcken nel suo periodo maturo, quando si discosta dall'influsso del maestro Gerrit Dou. Secondo Beherman dovrebbe essere datato intorno al 1690-92. Il dipinto è citato nel Repertory of Dutch and Flemish Painting in Italian Public Collection. III Piedmont and Valle d'Aosta, 2011, con ampia bibliografia precedente. L'opera venne acquistata da Carlo Emanuele III con gran parte della raccolta del principe Eugenio e raggiunse Torino nel 1741. |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
bibliografia | de Groot, Hofstede( 1907-1928)V. V, p. 406, n. 283; Beherman, T.( 1988)pp. 121, 124; Meijer, Bert W./ Sluiter, Guus/ Squellati Brizio, Paola( 2011)pp. 216-217, n. 849; Spantigati, Carla Enrica (a cura di)( 2012) |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: de Groot, Erlend; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithCorso, Giorgia; Trascrizione per informatizzazione: Damiano, Sonia (2012) |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.073139 |
longitudine | 7.684548 |