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Opera d'arte Ludovico il Moro, Beatrice d'Este di Solari Cristoforo detto il Gobbo (notizie 1483/ 1524), a Certosa di Pavia

L'opera d'arte Ludovico il Moro, Beatrice d'Este di Solari Cristoforo detto il Gobbo (notizie 1483/ 1524), - codice 03 00702474 di Solari Cristoforo detto il Gobbo (notizie 1483/ 1524), si trova nel comune di Certosa di Pavia nella provincia di Pavia sita in chiesa, Chiesa della Certosa delle Grazie, Certosa di Pavia, viale Monumento, 4, transetto, braccio sinistro, presso la terminazione
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bene culturalerilievo, coppia
soggettoLudovico il Moro, Beatrice d'Este
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00702474
localizzazioneITALIA, Lombardia, PV, Certosa di Paviaviale Monumento, 4
contenitorechiesa, Chiesa della Certosa delle Grazie, Certosa di Pavia, viale Monumento, 4, transetto, braccio sinistro, presso la terminazione
datazionesec. XV ; 1497 - 1499 [nota manoscritta; analisi storica]
autoreSolari Cristoforo detto il Gobbo (notizie 1483/ 1524),
materia tecnicamarmo/ scultura
misureUNR
condizione giuridicaproprietà Stato, Demanio
dati analiticirilievoNR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheI due ritratti giacenti costituiscono i resti del monumento funebre ducale di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este, iniziato nel 1497 da Cristoforo Solari detto il Gobbo e presumibilmente lasciato incompiuto in seguito alla conquista francese del ducato di Milano, nel 1499. Il monumento era destinato alla chiesa di S. Maria delle Grazie a Milano, da poco edificata, della quale il Moro aveva appena fatto demolire e poi ricostruire il coro da Bramante, forse programmandone da subito la funzione di nuovo mausoleo ducale. Il Solari cominciò i lavori del monumento poco dopo la morte della giovane duchessa, avvenuta nel gennaio 1497, ricevendo ingenti quantità di marmi, soprattutto dalla Certosa. Non si sa se il Gobbo abbia realizzato altre parti di questo monumento oltre ai due ritratti funebri, rimasti giacenti nella chiesa milanese fino a metà Cinquecento. Stando alle Memorie del Valerio, essi vennero acquistati nel 1564 da Oldrato Lampugnani, forse per conto della Certosa, dove approdarono in breve. Furono inizialmente posti presso il monumento funebre di Gian Galeazzo Visconti, poi trasferiti nel 1821 nel braccio opposto del transetto e qui riallestiti a fine Ottocento nella sistemazione attuale da Luca Beltrami (R. Battaglia, Le 'Memorie' della Certosa di Pavia, in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", XXII, 1 (1992), p. 162 e nota 260).
definizionerilievo
regioneLombardia
provinciaPavia
comuneCertosa di Pavia
indirizzoviale Monumento, 4
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Zani, Vito; Funzionario responsabile: Lodi, Letizia
anno creazione2011
latitudine45.256213
longitudine9.146125

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