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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Madonna con Bambino |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 10 00066349 |
localizzazione | ITALIA, Umbria, PG, San Giustino |
datazione | sec. XVIII fine; 1790 - 1799 [contesto] |
ambito culturale | ambito Italia centrale(analisi stilistica) |
materia tecnica | tela/ pittura a oliolegno/ intagliatura/ doratura/ pittura |
misure | cm, alt. 184, largh. 142, cm, alt. 210, largh. 169, prof. 6.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato |
dati analitici | Tela centinata racchiusa in cornice pure centinata con battuta dorata, modanatura a ogiva dipinta di celeste e profilo dorato. Dipinto raffigurante la Madonna seduta su una falce di luna tra nubi con Gesù Bambino scalciante con piccolo libro in mano. Alle spalle, raggiera di luce.PERSONAGGI: Madonna; Gesù Bambino. ATTRIBUTI: (Madonna) aureola, falce di luna, palma; (Gesù Bambino) libro. ABBIGLIAMENTO: (Madonna) veste rossa, manto blu. |
notizie storico-critiche | NSC (1994): Trattasi di una copia parziale della metà superiore del dipinto la "Visione di S. Gerolamo" del Parmigianino, eseguito prima del 1527 per Maria Bufalini per la chiesa romana di San Salvatore in Lauro. Da qui la pala fu trasferita nella cappella Bufalini della chiesa degli Agostiniani di Città di Castello e poi nel Palazzo Bufalini della stessa città. Nel 1789 fu forse venduta a J. Durnow e da questi al marchese di Abercorn. Dopo vari passaggi pervenne alla British Institution che, nel 1826, donò il dipinto alla National Gallery di Londra, dove ancora oggi è collocato (P. Rossi, 1980). La copia fu forse eseguita prima della partenza dell'originale per l'Inghilterra. NSC (2015): La vicenda della fuoriuscita del dipinto originale è anche in Mancini G. (1832). Falcidia G., Sapori G. (1987) assegnano l'opera al sec. XVIII; Bacoccoli R. (2012) riporta la datazione alla fine del sec. XVIII sulla base della scheda Rosi A. (1994); inoltre riscontra il dipinto nel deposito ma riferisce la provenienza dalla Cappella al primo piano (sala n. 55, già 40), dove viene rinvenuto da Rosi A. (1994). Nella parete di fondo, dietro l'altare, rimane una nicchia centinata adatta per l'alloggiamento del dipinto che doveva costituire, quindi, la pala d'altare della cappella del Castello. |
bibliografia | Mancini G.( 1832)pp. 60-61; Rossi P.( 1980)p. 95, n. 35 |
definizione | dipinto |
regione | Umbria |
provincia | Perugia |
comune | San Giustino |
rapporto | RAPPORTO OPERA FINALE/ORIGINALE: Stadio opera: copia parziale, Opera finale/originale:dipinto, Soggetto opera finale/originale: Visione di San Gerolamo, Autore opera finale/originale: Mazzola Francesco detto Parmigianino, Data opera finale/originale: , Co |
ente schedatore | S165 |
ente competente | S165 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Rosi, Annamaria; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Canti, katiaGaribaldi, Vittoria; Trascrizione per informatizzazione: Schepers, Jorg (1998); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tassini, Alessandra (2006), Funzionario r |
anno creazione | 1994 |
anno modifica | 2006; 2015 |