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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Madonna con Bambino dormiente |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00351296 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVII seconda metà; 1650 (ca) - 1680 (ca) [analisi stilistica] |
autore | Salvi Giovanni Battista detto Sassoferrato (1609/ 1685), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 74, largh. 59, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Tela rettangolare dipinta in cornice lignea scura con bordo dorato e decorato da un motivo a ovuli, datata al secondo quarto del XIX secolo. Rappresenta la Madonna in figura a tre quarti, avvolta in ampio panneggio e girata verso sinistra, il capo reclinato su quello del Bambino che le dorme fra le braccia, la testa appoggiata alla sua spalla destra.Personaggi: Madonna, Gesù bambino. |
notizie storico-critiche | Considerato alternativamente opera autografa di Sassoferrato (Guida breve 1991, p. 54) o copia di maniera (Gabrielli 1971, p. 225), il dipinto riproduce un soggetto altamente frequentato dall’artista, secondo un’iconografia più volte replicata e attestata: tele con lo stesso soggetto sono conservate a Londra, Wallace Collection e Courtald Institute, L’Aja, Galleria Cramer, Chambery, Musée des Beaux-Arts (dono di Vittorio Emanuele II), Dresda, Gemäldegalerie, Parigi, Louvre, Madrid, Prado, Cesena, Pinacoteca Comunale, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, Avignone, Musée Calvet. L’iconografia tra origine da un’incisione di Guido Reni, e si concentra sulla descrizione del tenero rapporto affettivo fra madre e figlio, nell’abbandono del sonno enfatizzato dall’ampiezza voluta dei panneggi che avvolgono, sorta di nido accogliente, le figure. Molto difficile, in assenza di un confronto diretto fra le varie repliche e copie, distinguere gli autografi di Sassoferrato dalla produzione di buon livello della bottega. Il confronto su riproduzioni fotografiche fra il dipinto della Sabauda e alcune delle versioni accreditate con certezza come autografe, come il dipinto conservato ad Urbino o quello della Pinacoteca di Cesena (cfr. Giovan Battista Salvi “Il Sassoferrato”, [a cura di François Macé De Lépinay, Pietro Zampetti, Silvia Cuppini Sassi], Sassoferrato, Comitato Celebrazioni per il III Centenario della morte, 1990, pp. 60-61, 94-95), sembra mostrare un’elaborazione grafica meno accurata nel quadro torinese, una minor attenzione nella definizione dell’ombreggiatura del panneggio, una minor eleganza nella descrizione del volto della Madonna e nella regia cromatica della composizione, con effetto leggermente più sdolcinato, che induce a classificare il quadro, prudentemente, come opera di bottega, pur ribadendone l’ ottima fattura e qualità. |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
altre attribuzioni | Salvi Giovanni Battista detto SassoferratoSalvi Giovanni Battista detto Sassoferrato (maniera di) |
bibliografia | Jacobsen, Emil( 1897)p. 139; Pacchioni, Guglielmo( 1932)p. 23; Gabrielli, Noemi( 1959)p. 28; Gabrielli, Noemi( 1965)p. 30; Gabrielli, Noemi( 1971); Brejon de Lavergnée, Arnauld/ Volle, Nathalie( 1988)p. 308; [Macé De Lépinay, François/ Zampetti, Pietro/ C |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Culatti, Marcella; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithNicita, Paola |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.073139 |
longitudine | 7.684548 |