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bene culturale | monumento funebre, Monumento sepolcrale di Alessandro Tartagni |
soggetto | Madonna con Bambino e due angeli; Tre virtù teologali; Motivi decorativi a candelabra e festoni |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00028152 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Domenico, 13 |
contenitore | chiesa, basilica, Chiesa di S. Domenico, Convento di S. Domenico, p.zza S. Domenico, 13, ingresso laterale a sinistra, parete destra |
datazione | sec. XV ; 1477 (post) - 1480 (ante) [data; bibliografia] |
autore | Ferrucci Francesco di Simone (1437/ 1493), |
materia tecnica | marmo bianco/ scultura |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.) |
dati analitici | Architettura a edicola profilata con decorazioni a motivi vegetali; nel sottarco rilievo con Madonna e Bambino, sorretto da due angeli. La fascia sottostante è tripartita: in ogni campitura trova spazio la raffigurazione di una virtù teologale. Sul catafalco sorretto dall'arca a piedi leonini, è la figura distesa del defunto.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Attivo a Firenze a partire dal 1463, anno in cui scolpì le decorazioni della badia fiesolana, Ferrucci aprì bottega nel 1466, lavorando con continuità al cantiere della SS.ma Annunziata. La prima venuta a Bologna, come collaboratore ai lavori di San Petronio, è databile agli anni giovanili dell'apprendistato, mentre con il monumento Tartagni realizza la sua opera più conosciuta e, fortunatamente, più documentata. Alla Biblioteca Nazionale di Stoccolma, infatti, è conservato un disegno per il monumento di San Domenico che ci aiuta a stabilire le coordinate stilistiche e i modelli di riferimento di Ferrucci: in prima istanza vale la pena sottolineare la riproduzione esatta di alcuni particolari del sepolcro Marsuppini di Desiderio da Settignano che nella realizzazione vengono decantati traducendosi in un'esplicita citazione di elementi ormai archetipici della scultura fiorentina (il festone che si diparte dal vaso, le arpie, l'arca, la tripartizione del sottarco e la figura distesa del defunto). A questo vanno aggiunti tratti stilistici verrocchieschi (con Verrocchio Ferrucci aveva collaborato a più riprese) distillati in un modo di scolpire meno calligrafico, più chiaroscurale, che potrebbe essere il segno di un avvenuto incontro (anche se non precisabile "ad annum") con la scultura potentemente dinamica di Niccolò dell'Arca. Questi elementi ci portano a considerare Ferrucci come artista eclettico, in grado di condensare suggestioni diverse in realizzazioni dall'altissimo livello qualitativo. Di questo sia prova la finezza d'intaglio delle decorazioni del sepolcro Tartagni, mentre nel brano del volto dell'anziano giureconsulto la tipologizzazione lascia il campo alla ricerca naturalistica che, senza parlare di ritratto vero e proprio, ha accenti di profonda realtà. |
bibliografia | Venturi A.( 1893)pp. 373-386; Gori M. C.( 1989)pp. 32-33; Gronau C.( 1896)pp. 65-72; von Fabriczy C.( 1908)pp. 1-28; Grandi R.( 1989)p. 32; Ames-Lewis F.( 1986)p. 247 |
definizione | monumento funebre |
denominazione | Monumento sepolcrale di Alessandro Tartagni |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Bologna |
comune | Bologna |
indirizzo | p.zza S. Domenico, 13 |
ente schedatore | S08 |
ente competente | S08 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Orsi O.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Sabbatini S. (1998); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1996 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 44.489800 |
longitudine | 11.343435 |