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bene culturale | dipinto, frammento |
soggetto | Madonna con Bambino e Santi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 11 00044456 |
localizzazione | Italia, Marche, AN, Serra de' Conti |
datazione | sec. XVI ; 1515 (ca.) - 1515 (ca.) [bibliografia] |
autore | Agabiti Pietro Paolo (1470 ca./ 1540 ca.), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | alt. 134, largh. 233, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; Beato Gherardo; San Romualdo. Figure: angeli; cherubini. Attributi: (San Romualdo) mitra. Abbigliamento religioso. Decorazioni: cornici a motivi geometrici. |
notizie storico-critiche | L'affresco staccato, oggi collocato su un pannello esposto nella sala consiliare del Municipio di Serra de' Conti, proviene da un'abitazione privata, di proprietà della famiglia Ceccarelli, che originariamente faceva parte del complesso delle carceri comunali presso la scalinata della Porta della Croce. L'edificio era stato a sua volta sede del Palazzo Comunale, qui trasferito nel XVI secolo dalla primitiva "domus" costruita prima del nel 1270 nell'area del Girone, nei pressi dell'attuale Chiesa di S. Michele (V. Villani, 1990). La scoperta dell'affresco si deve allo storico arceviese Anselmo Anselmi, che alla fine dell'Ottocento lo descrisse in un ambiente del palazzo allora adibito a legnaia. Ancora nel 1969 Virginio Villani ne lamentava lo stato di abbandono in un articolo su "Voce Misena" (riportato in Mencucci, 1994). Esso faceva parte di un ciclo di dipinti, comprendenti un riquadro con stemma gentilizio ed uno con la personificazione della Giustizia, oggi esposti nel palazzo municipale della città secondo un ordine che non rispecchia l'assetto originario. Al momento dello scoprimento i tre riquadri risultavano uniti, sviluppando una larghezza di 2 metri e, dal momento che si staccavano dal pavimento di circa un metro, lo studioso ipotizzò che le immagini decorassero l'altare di una cappella. Il soggetto sacro del pannello più grande con la "Madonna con Bambino e Santi" potrebbe avvalorare la proposta, ma il tema profano degli altri due suggerisce una diversa destinazione della sala. Dunque, come ha scritto Villani, l'ambiente nel quale si trovava l'affresco costituiva l'aula delle udienze e il tribunale dell'antico municipio della città. L'Anselmi tuttavia non andò lontano dal vero nel proporre in Pietro Paolo Agabiti da Sassoferrato l'artefice dell'opera, facendo riferimento alla matrice umbra delle figurazioni e alla coincidenza storica di un suo soggiorno documentato a Serra de' Conti, dove riparò per essere stato coinvolto in patria in un fatto di sangue. Giovanna Comai, che in una monografia sul pittore del 1971 conferma l'attribuzione, colloca l'esilio dell'Agabiti intorno al 1493, ma ritiene più corretto datare gli affreschi intorno al 1515, anno nel quale l'artista realizzò per gli Amici la tavola con la "Vergine in trono con Bambino e Santi", un tempo collocata in un altare della distrutta chiesa di S. Francesco, come ricorda lo stesso Anselmi, e oggi conservata in una chiesa imprecisata della provincia di Milano. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Marche, AN, Serra de' Conti |
bibliografia | Anselmi A.( 1896)pp. 100-101; Comai G.( 1971)pp. 73-77, n. 31; Villani V.( 1990)pp. 26-27; Mencucci A.( 1994)v. II pp. 2343-2344 |
definizione | dipinto |
regione | Marche |
provincia | Ancona |
comune | Serra de' Conti |
ente schedatore | S70 |
ente competente | S70 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Curzi V.; Funzionario responsabile: Caldari C.; Trascrizione per informatizzazione: Genova M. (2003); Aggiornamento-revisione: Genova M. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Battista L. (2003), Referente scientifico: |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2003; 2003; 2007 |