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bene culturale | dipinto |
soggetto | Madonna con Bambino e Santi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00157160 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43 |
contenitore | monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, corridoio |
datazione | sec. XVI secondo quarto; 1530 (ca.) - 1540 (ca.) [bibliografia] |
autore | Tosini Michele detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio (1503/ 1577), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 245, largh. 202, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Gesu'; San Giacomo minore; San Lorenzo; san Francesco d'Assisi; Santa Chiara; Leonardo Bonafede (committente). Abbigliamento: all'antica. Abbigliamento: contemporaneo. Paesaggi: cielo; montagne; colline; veduta della Certosa del Galluzzo. Architetture: edifici. Vegetali: alberi; cespugli. |
notizie storico-critiche | Ricordata dal Vasari nella vita di Ridolfo del Ghirlandaio, l'opera fu commissionata da Leonardo Bonafede, vescovo di Cortona e priore della chiesa fiorentina dei SS. Jacopo e Lorenzo in via ghibellina, da dove la tavola proviene. Il potente vescovo - morto piu' che novantenne nel 1545 - e' infatti ritratto in eta' avanzata nella parte inferiore del dipinto. Sul fondo del quadro invece una finestra prospettica si apre su un paesaggio che unisce brani di veduta reale - come la Certosa del Galluzzo al cui ordine apparteneva il Bonafede - a sfondi ideali di derivazione nordica consueti nella pittura fiorentina di primo Cinquecento. Proprio la citazione vasariana fa escludere la datazione tarda, al 1570, proposta dalla Mannini (1980). L'analisi stilistica del dipinto conferma infatti la collaborazione, ricordata dal Vasari, con Ridolfo del Ghirlandaio, maestro di Michele: l'impostazione spaziale scandita dalle figure dei Santi che disegnano quasi una quinta teatrale e' ancora quella di Fra Bartolomeo ma rivista attraverso il tono piu' maestoso di Andrea del Sarto. Anche le caratteristiche fisionomiche dei volti chiamano in causa Ridolfo, mentre e' da notare la somiglianza fra la figura del San Francesco inginocchiato e quella dello stesso santo dipinta da Antonio del Ceraiolo in un quadro per S. Jacopo tra i Fossi ed oggi anch'esso nel museo di San Salvi. Anche la totale assenza di enfasi manieristica che caratterizzera' la pittura del Tosini dopo l'incontro col Vasari in Palazzo Vecchio verso la fine del sesto decennio esclude la datazione tarda e l'attribuzione a Francesco Brina. Tale proposta (Voss, 1920) si basava probabilmente sul fatto che nel Museo Bandini di Fiesole e' depositata una pala (inv. 1890, n. 8722) raffigurante e la "Madonna col Bambino e San Giovannino" derivante dal gruppo centrale del dipinto oggi a San Salvi. Sul retro della tavola di Fiesole e' infatti scritto il nome di Francesco Brina. |
altre attribuzioni | Brina, Francesco |
bibliografia | Vasari G.( 1878-1885)v. VI, p. 544; Bocchi F./ Cinelli Calvoli G.( 1677)p. 347; Richa G.( 1754-1762)v. II, p. 217; Crowe J. A./ Cavalcaselle G. B.( 1903-1914)v. VI, p. 151; Voss H.( 1920)p. 194; Colnaghi D. E.( 1986)p. 53; Gamba C.( 1928-1929)pp. 546-548; |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via di S. Salvi, 43 |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Corti C.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.803968 |
longitudine | 11.275909 |