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Opera d'arte Madonna con Bambino e storie della passione di Cristo di Maestro del Farneto (notizie secc. XIII-XIV), a Perugia

L'opera d'arte Madonna con Bambino e storie della passione di Cristo di Maestro del Farneto (notizie secc. XIII-XIV), - codice 10 00016089 di Maestro del Farneto (notizie secc. XIII-XIV), si trova nel comune di Perugia, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, comunale, Palazzo dei Priori, Palazzo dei Priori, Corso Vannucci 19 - 06100 Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, esposto sala 1
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bene culturaledossale, opera isolata
soggettoMadonna con Bambino e storie della passione di Cristo
tipo schedaOA_2.00
codice univoco10 00016089
localizzazionePG, PerugiaCorso Vannucci 19 - 06100 Perugia
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo dei Priori, Palazzo dei Priori, Corso Vannucci 19 - 06100 Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, esposto sala 1
datazionesec. XIII ; 1280 (ca.) - 1290 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreMaestro del Farneto (notizie secc. XIII-XIV),
materia tecnicatavola/ pittura a tempera
misurealt. 60, largh. 215,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiIl dossale è costituito da un'unica asse orizzontale in legno di pioppo sulla quale sono inchiodati i listelli della cornice e il nimbo aggettante della Madonna, sostenuto nella giusta inclinazione mediante tre perni in legno.Personaggi: Madonna; Gesù Bambino. Soggetti sacri: storie della Passione di Cristo.
notizie storico-criticheL'opera, proveniente dalla sagrestia del convento dei Minori del Farneto nei pressi di Perugia, pervenne in Galleria con le demaniazioni del 1863. La prima attribuzione al cosiddetto Maestro del Farneto, dal luogo di provenienza della tavola, risale al Longhi (1961, pp.3-7). Dopo l'identificazione di questo maestro umbro, la critica si è divisa sulla compilazione del suo catalogo e sulle varie ipotesi di datazione. Tra le opere avvicinate al dossale di Farneto si deve ricordare la Madonna con il Bambino nel convento di San Damiano ad Assisi, che il Previtali data tra il 1296 e il 1306 e sulla cui attribuzione non concordano il Santi (1969, pp.34-35) e lo Scarpellini (1969, pp. 214-215); gli affreschi del convento del Monte Frumentario ad Assisi, anteriori al 1300; parte degli affreschi della Sala dei Notari nel Palazzo dei Priori di Perugia, databili tra il 1296 e il 1297 e il Crocifisso nella chiesa di Sant'Andrea a Spello, tutte opere attribuite al Maestro del Farneto dal Boskovits (1973, p.12; 1976, n.72; 1981, pp.1-4 2), che sottolinea la variegata cultura di questo artista, influenzata da ricordi del Maestro di San Francesco, da elementi cimabueschi, ma soprattutto da caratteri romani, testimoniati dalla presenza ad Assisi tra il 1288 e il 1296 di Jacopo Torriti e della sua bottega. Sebbene concordino con l e ascendenze romane del Maestro sia Lunghi (1982, p.210; 1984, pp.20-25; 1 986, p.601) che Cicinelli (1981, p.4) che Todini (1985, p.336; 1986, pp.3 90-391) espungono dal catalogo del pittore gli affreschi della Sala dei Notari e la Croce in sant'Andrea a Spello. Di parere diverso è Bellosi (1985 , pp.34, n.26, 133, 135, 159), che invece considera il dossale del Farneto un esempio tipico nella cultura umbra del diretto passaggio "dalla fase culturale del Maestro di san Francesco alla fase giottesca senza una rilevante mediazione cimabuesca". Recentemente Ada Labriola (1994, pp.86-87), ripercorrendo le vicende critiche dell'opera, propone di datarla entro il 1 290, in un momento in cui erano ancora molto forti i legami con il Maestro di san Francesco attivo tra il 1260 e il 1280, come si nota nella Deposizione dalla Croce, in cui le due scene appaiono quasi sovrapponibili. Di derivazione cimabuesca viene, invece, interpretata la saldezza plastica delle figure e "i gruppi compatti di figure, dalle teste scalate in profondità …che sembrano derivare…da quelli affrescati da Cimabue nella drammatica Crocifissione del transetto sinistro". La studiosa, nell'opera in esame, non rintraccia segno alcuno di quel classicismo di matrice romana, che invece rileva negli affreschi della sala dei Notai di Perugia, databili tra il 1296 e il 1297, che reinserisce nel catalogo dell'artista, insieme alla Madonna di san Damiano precedente al 1306.
altra localizzazioneluogo di provenienza: PG, Perugia, Colombella, Farneto
bibliografiaLonghi R.( 1961)pp.3-7; Santi F.( 1969)pp.34-35 scheda 12; Todini F.( 1986)v.II, p.389; Todini F.( 1989)v.I, p.140; Lunghi E.( 1986)v.II, p.601; Boskovits M.( 1981)pp.1-42; Bellosi L.( 1985)pp.86-87; Bellosi L.( 1985)pp.34 n.26, 133, 155 e 159; Labriola A
definizionedossale
regioneUmbria
provinciaPerugia
comunePerugia
indirizzoCorso Vannucci 19 - 06100 Perugia
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Mercurelli Salari P.; Funzionario responsabile: Garibaldi V.; Trascrizione per informatizzazione: Mercurelli Salari P. (1996); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Sargentini C. (2006);
anno creazione1996
anno modifica2006
latitudine43.111423
longitudine12.388740

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