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bene culturale | dipinto |
soggetto | Madonna con Bambino in trono e angeli, Cristo redentore |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00284119 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazza del Carmine |
contenitore | chiesa, conventuale carmelitana, Chiesa di S. Maria del Carmine, chiesa e convento di S. Maria del Carmine, piazza del Carmine, transetto destro, cappella Brancacci, sull'altare |
datazione | sec. XIII ; 1268 - 1299 [bibliografia] |
autore | Maestro della Sant'Agata (notizie seconda metà sec. XIII), |
materia tecnica | tavola/ pittura a temperaoro/ punzonaturaargento/ laminazione/ doratura |
misure | alt. 262, largh. 124, |
condizione giuridica | proprietà Stato, possesso perpetuo Comune di Firenze |
dati analitici | Pannello, cuspide.Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; Cristo. Figure: angeli. Abbigliamento: all'antica Attributi: aureole; cartiglio; libro. Oggetti: trono; cuscino; aste. |
notizie storico-critiche | La Madonna, richiamante il tipo iconografico dell'odigitria bizantina, era sormontata in origine da una cuspide a timpano triangolare raffigurante il Redentore coronato di spine fra due angeli con l'iscrizione "IC/XC" (Chiti). Una prima parziale decurtazione della cuspide, eseguita forse in epoca rinascimentale, servì ad adattare la pala ad un tabernacolo marmoreo. La seconda e più radicale manomissione risale al ripristino della cappella Brancacci operato negli anni 1780-82 dopo l'incendio che aveva fortunatamente risparmiato il dipinto, spostato da un anno nei locali del convento. Le si ridusse ancora la cuspide, si coprirono la spalliera, i due angeli e la fascia soprastante rimasta a legno per l'asportazione della cornice originale, con una uniforme doratura a foglia, gli incarnati furono ripassati e "ammorbiditi", il tutto venne ridipinto. Proprio a causa di questo deturpante restauro, la tavola ha destato scarso interesse negli studiosi. La Coor Achenbach sviluppando il pensiero del Garrison che l'aveva riferita al Maestro di Sant'Agata, mantenne questa attribuzione rimpinguando però il catalogo di tale personalità e ridefinendola secondo l'opera più importante "Maestro della Madonna del Carmine". Ultimamente il Paolucci, dopo il restauro filologico che ne ha restituito la primitica immagine, ha collegato il dipinto a Coppo di Marcovaldo e non esclude che debba risalire proprio agli anni intorno al 1268 quando fu fondata la chiesa carmelitana. L'attribuzione al Maestro della S. Agata è stata ripresa dal Tartuferi. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
altre attribuzioni | Maestro della Madonna del CarmineCoppo di Marcovaldo |
bibliografia | Richa G.( 1754-1762)v. X p. 40; Mesnil I.( 1912)pp. 34-40; Procacci U.( 1932)pp. 157-161; Garrison E.( 1949)n. 185, 608 a; Coor Achenbach G.( 1950)pp. 94-97; Garrison E. B./ Coor Achenbach G.( 1950)pp. 355-357; Convento Carmine( 1981)p. 47; Baldini U.( 19 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazza del Carmine |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Civai A.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Orfanello/ Romagnoli/ Rousseau (2000), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 2000; 2006 |
latitudine | 43.768439 |
longitudine | 11.243872 |