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bene culturale | dipinto |
soggetto | Madonna con Bambino in trono e santi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00191326 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60 |
contenitore | monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, piano terreno, Sala del Duecento e del primo Trecento |
datazione | sec. XIV ; 1300 (ca) - 1300 (ca) [bibliografia] |
autore | Grifo di Tancredi (notizie 1271-1303), |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera/ doratura a foglia |
misure | cm, alt. 188, largh. 101.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: San Giovanni Battista; San Paolo; Madonna; Gesù Bambino; San Giovanni Evangelista; San Pietro. Abbigliamento: all'antica. Attributi: (San Giovanni Battista) bastone cruciato; pelle di cammello. Attributi: (San Paolo) spada; libro. Attributi: (San Pietro) libro; chiavi. Attributi: (San Giovanni Evangelista) libro. Oggetti: trono cosmatesco. |
notizie storico-critiche | La tavola giunse nelle Gallerie Fiorentine nel 1867, a seguito della soppressione dei convento dello Stato italiano, dal Convento di San Gaggio. Fu depositata nella Galleria degli Uffizi dove è menzionata nell'inventario del 1881. Nel 1913 il Salmi la ritenne opera di un maestro fiorentino prossimo al Maestro della Santa Cecilia, così come Van Marle. Il primo studioso che tentò un'analisi approfondita dell'importante opera fu il Garrison, che la inserì nel filone 'romanizzante' della pittura fiorentina sensibile all'influsso del Cavallini, attribuendolo al da lui denominato 'Terzo Maestro Romanizzante' (1946) e poi ad un 'Cimabuesco Romanizzante' (1949). Ma fu il Longhi ad individuare il gruppo dei dipinti raccolti dal Garrison intorno a quattro personalità distinte, come opera di un'unico autore, da lui denominato 'Maestro di S. Gaggio' dalla provenienza della tavola qui considerata. La Marcucci, confermando l'attribuzione, sollineava la dipendenza con esemplari giotteschi, tra i quali la Madonna di San Giorgio sulla Costa e la stessa Madonna di Ognissanti, portandola a scegliere una datazione tra il 1305 e il 1310. La critica più recente tende ad anticipare sui primi anni del XIV secolo la datazione dell'opera. Al Boskovits si deve il riconoscimento a Grifo di Tancredi, pittore fiorentino documentato tra 1271 e 1312, del corpus di dipinti raccolto sotto il nome di Maestro di San Gaggio. Una datazione intorno al 1300 è generalmente accolta. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
altre attribuzioni | Maestro della Santa Cecilia, ambitoscuola fiorentina inizi sec. XIV |
bibliografia | Salmi M.( 1913)pp. 209-210; Van Marle R.( 1923-1938)v. III pp. 293-294; Procacci U.( 1936)p. 22; Garrison E. B.( 1946)pp. 336, 337-339; Longhi R.( 1948)pp. 19, 47; Garrison E.( 1949)pp. 27, 81, 172 n. 184; Procacci U.( 1951)p. 20; Shorr D. C.( 1954)p. 60; |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Ricasoli, 58/60 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Lapucci R.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Dal Poz L. (1989); Aggiornamento-revisione: Romagnoli G. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Romagnoli G. (2006), Refere |
anno creazione | 1986 |
anno modifica | 2005; 2006 |