notizie storico-critiche | La tavola è stata ritirata dal Convento di San Domenico in data 7/5/1865. La tavola è elencata giustamente nel 1864 come opera di scuola senese. G. Carloni nella nota nel 1871 la cita come "opera di ignoto autore del secolo XIV". M. Guardabassi nel 1872 parla di "opera del XV secolo", ma probabilmente si tratta di un errore di stampa. Nel 1896 sono pubblicate le schede del 1861/62 di Cavalcaselle e Morelli dove già la tavola era attribuita a Luca Tomè. L'attribuzione a Luca Tomè è confermata da Crowe e Cavalcaselle nel 1885 (p. 149) e ripresa quindi da tutta la critica successiva. Durante il restauro del dipinto condotto in occasione della sistemazione del Museo sotto la tavola centrale apparvero la firma del pittore e la data 1370; già note da antichi manoscritti conservati nel Convento (A. Bellucci, 1901, pp. 141-142). Nel 1935 A. Zucchi pubblica la relazione scritta nel 1676 da De Paolis che afferma di aver recuperato una crocifissione posta "nel mezzo del piedistallo che sosteneva un'alta e ampia macchina terminante nella sommità in più tavolette piramidali" (pp. 22-23). Questa frase ci attesta che le cinque tavole rimasteci dovevano fare parte di un più complesso polittico formato da una predella e da una serie di cuspide terminali. Si consulti: M. Guardabassi, L. Carattoli, Inventario e descrizione degli oggetti di Belle Arti rinvenuti nelle chiese e case delle Corporazioni e Collegiate soppresse dell'Umbria, scheda n. 13 Nota dei vari oggetti di qualche pregio o per epoca o pera arte, in quali furono rinvenuti in diversi Conventi, e che il Municipio si riserva. Nota dei quadri che trovansi nel Seminario presso le Scuole Tecniche, n. 11 L. Petrini, Nota degli oggetti d'arte già claustrali, devoluti al Comune di Rieti in forza della Legge 1 luglio 1866 n. 3036 che si trovano già custoditi dal Comune stesso, n. 30, Rieti 1871 G. Carloni, Nota degli oggetti d'arte già claustrali, devoluti al Comune di Rieti in forza della Legge 1 luglio 1866 n. 3036 che si trovano già custoditi dal Comune stesso, n. 717, Rieti 1871 M. Guardabassi, Indice- Guida dei Monumenti pagani e cristiani riguardanti l'hisoria e l'arte esistenti nella provincia dell'Umbria, Perugina 1872, p. 253 G.B. Cavalcaselle, L.A. Crowe, Storia della Pittura in Italia dal sec. II al sec. XVI, vol. III, Firenze 1885, p. 149 G.B. Cavalcaselle, G. Morelli, Catalogo delle opere d'arte nelle Marche e nell'Umbria (1861-62), in "Le Gallerie Nazionali Italiane", II, Roma 1896, p. 193 A. Bellucci, Notizie dell'arte da un libro di conti del Convento di San Domenico di Rieti, in "L'Umbria", a. IV, n. 17-18, Perugia, 10/25 settembre 1901, pp. 141-142 G. Petrini, Un polittico di scuola senese a Rieti, in "Rivista d'Arte", a. II, n. 8-9, 1904, pp. 178-181 U. Gnoli, La Quadreria Civica di Rieti, in "Bollettino d'Arte", 1911, p. 326-328 A. Sacchetti Sassetti, Guida illustrata di Rieti, Rieti 1916, pp. 27-28 F. Palmegiani, Gli affreschi nell'antica chiesa di San Domenico a Rieti, in "Terra Sabina", II, n. 11, 30 novembre 1924, p. 347 F. Palmegiani, La Cattedrale Basilica di Rieti, con cenni storici sulle altre chiese della città, Roma 1926, pp. 72-73 P. Bacci, Una tavola inedita e sconosciuta di Luca di Tommè con alcuni ignorati documenti della sua vita, in "La Balzana", a. I, n. 2, marzo-aprile 1927, p. 62 C. Brandi, Niccolò di Ser Sozzo Tegliacci, in "L'Arte", a. XXXV, fasc. III, maggio 1932, p. 234, nota 1 L. Mortari, Museo Civico di Rieti, Roma 1960, pp. 12-13 A. Sacchetti Sassetti, Guida di Rieti, Roma 1966, pp. 16-17 L. Mortari, Rieti in "Sabina Medievale", Rieti 1985, p. 136. |