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Opera d'arte Madonna con Bambino, san Cleto papa, Taddeo Garganelli e monaci crociferi a Bologna

L'opera d'arte Madonna con Bambino, san Cleto papa, Taddeo Garganelli e monaci crociferi - codice 08 00054381 si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, basilica, Basilica Santuario di S. Stefano, p.zza S. Stefano, cortile di Pilato, portico settentrionale, quinta campata, cappella di Santa Giuliana, parete destra
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bene culturaledipinto, Madonna dei crociferi
soggettoMadonna con Bambino, san Cleto papa, Taddeo Garganelli e monaci crociferi
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00054381
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognap.zza S. Stefano
contenitorechiesa, basilica, Basilica Santuario di S. Stefano, p.zza S. Stefano, cortile di Pilato, portico settentrionale, quinta campata, cappella di Santa Giuliana, parete destra
datazionesec. XV ; 1462 (ca.) - 1462 (ca.) [bibliografia]
ambito culturaleambito Italia centrale(analisi stilistica; bibliografia)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera
misurealt. 220, largh. 370,
condizione giuridicaproprietà Stato, Pinacoteca Nazionale di Bologna
dati analiticiTaddeo Garganelli è raffigurato in ginocchio di fronte alla Madonna, nell'atto di presentare al Bambino Gesù, la croce d'argento, che andava a sostituire la tradizionale croce di ferro, da sempre portata dai monaci. Assistono alla cerimonia i monaci della congregazione, a sinistra e, sull'estrema destra, accanto ad una colonna (quinta architettonica dietro la quale s'intravvede il profilo di un uomo) San Cleto, fondatore dell'ordine, intento nella lettura della regola. Lungo il margine superiore corre una fascia ornamentale a girali d'acanto di gusto liberty, anche se realizzata su motivi preesistenti.Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Cleto papa; Taddeo Garganelli.
notizie storico-criticheL'affresco ricorda la riforma della congregazione dei crociferi, voluta nel 1462 da Taddeo Garganelli. Recuperato nel 1909 tramite distacco dal muro di cinta vicino al cancello del soppresso edificio di Santa Maria del Morello presso via Fossolo, lungo la via Emilia, antica sede dell'ordine dei crociferi, l'affresco venne preso in carico nelle collezioni della Pinacoteca di Bologna, per essere poi ceduto in deposito alla basilica di Santo Stefano nel 1929. Tradizionalmente attribuito a Giovanni Francesco da Rimini, è piuttosto da assegnarsi ad artista gravitante nell'ambito della cultura pittorica centro italiana, forse umbra.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Emilia Romagna, BO, Bologna, Bologna; luogo di collocazione successiva: Emilia Romagna, BO, Bologna, Bologna
bibliografiaRicci C./ Zucchini G.( 1968)p. 72; Giudici C.( 1987)p. 418; D'Amico R.( 1990)pp. 118-121
definizionedipinto
denominazioneMadonna dei crociferi
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzop.zza S. Stefano
ente schedatoreS08 (L. 538/93)
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Santini C.; Funzionario responsabile: D'Amico R.; Trascrizione per informatizzazione: Orsi O. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bertoli Barsotti A.M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1997
anno modifica2006
latitudine44.493185
longitudine11.347172

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