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Opera d'arte Madonna con Bambino tra le sante Marta e Caterina di Nicolò di Pietro (notizie fine sec. XIV - inizio sec. XV), a Venezia

L'opera d'arte Madonna con Bambino tra le sante Marta e Caterina di Nicolò di Pietro (notizie fine sec. XIV - inizio sec. XV), - codice 05 00401872 di Nicolò di Pietro (notizie fine sec. XIV - inizio sec. XV), si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Quadreria
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoMadonna con Bambino tra le sante Marta e Caterina
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00401872
localizzazioneItalia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050
contenitoreconvento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Quadreria
datazionesec. XV inizio; 1400 - 1410 [NR (recupero pregresso)]
autoreNicolò di Pietro (notizie fine sec. XIV - inizio sec. XV),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 104, largh. 139.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri: Madonna con Bambino tra le sante Marta e Caterina.
notizie storico-criticheL'opera fu concessa in deposito all'Arcipretale di San Giorgio delle Perti che il 2 giugno 1846 (Valcanover 1960). Nel verbale è indicata come "La Ve rgine e due Sante di antico ignoto", proveniente da una magistratura, fors e dallo stesso Palazzo Ducale, valutata 20 lire austriache e destinata all e "Gallerie pubbliche", col n. 258 negli elenchi del deposito demaniale de lla Commenda di Malta. Tale numero, insieme alle iniziali D.P.V. (Demanio Provincie Venete), alla data 1627, indicativa di un antico restauro, sul m argine superiore, e ai nomi non originali delle tre immagini, ancora si le ggeva prima dell'intervento di Mauro Pellicioli del 1959 che provvide a ve larli e a cancellarli. L'intervento rivelò la totale ridipintura del fondo , la consunzione generale della pellicola pittorica e soprattutto della sa nta Marta. Per primo Valcanover (1960) avanzò l'attribuzione a Nicolò di P ietro, adottata dalla critica successiva senza riserve. Benché molto degra dato, il dipinto, uno dei più antichi su tela, nel generoso impianto della raffigurazione centrale, nell'eleganza delle sante laterali, nell'attenta descrizione del prato appare databile alla metà del primo decennio del Qu attrocento, momento in cui diventa più stretto il rapporto di Nicolò con l a pittura bolognese (De Marchi 1987). La Vergine tiene in mano una rosa ch e l'ha punta, provocando delle piccole gocce di sangue, mentre il Bimbo a sua volta fa il gesto di prenderla. La raffigurazione è simbolica del futu ro sacrificio di Cristo.
bibliografiaScarpa Sonino A.( 1975-1976)pp. 782-783; De Marchi A.( 1987)p. 40; Nepi Scire' G.( 1995)pp. 16-17
definizionedipinto
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
indirizzoDorsoduro, 1050
ente schedatoreS472
ente competenteS472
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Nepi Scirè G.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: Rizzo P. (2004), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bergamo M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1995
anno modifica2004; 2006
latitudine45.431402
longitudine12.328676

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