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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Madonna del Rosario |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 05 00401879 |
localizzazione | Italia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050 |
contenitore | convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Quadreria |
datazione | sec. XVI terzo quarto; 1573 - 1573 [NR (recupero pregresso)] |
autore | Caliari Paolo detto Veronese (1528/ 1588), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 173, largh. 316, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri: Madonna del Rosario. |
notizie storico-critiche | Fu restaurata nel 1960 da A. Lazzarin. Si trovava nella chiesa di San Piet ro Martire a Murano, a sinistra dell'altare del Rosario, mentre a destra ( Zanetti 1733), c'era la "Battaglia di Lepanto" di Paolo Veronese (Gallerie , cat. n. 212), che non è mai stata decurtata, come si è supposto, ma fin dall'origine era di formato minore (cm 169 x 137). Del resto già il Boschi ni (1664) lo descriveva come un quadro "di mezana forma, ma di smisurata v irtù". Divenuta di proprietà demaniale e rimossa dalla chiesa nel 1807, fu poi destinata a Palazzo Reale. Nel 1844, per motivi di conservazione, fu inviata all'Accademia (Moschini Marconi 1962). Dal 1932 al 1995 rimase in deposito al Museo vetrario di Murano. Venne commissionata dalla Confratern ita del Rosario nel 1573. Sul gradino del trono vi sono infatti la data e i nomi dei responsabili del sodalizio in quell'anno: DENBRI° M.D.LXXIII I. TEMPO D M. ZUANE DAL DOLFI GASTALDO E M° DOÑEGO FAVRO VIR'° M. IACOMO CIG N° SCR...IA ET COMPAGNI. Concordemente le fonti l'assegnarono al Veronese, a partire dal Ridolfi: "in san Pietro Martire lavorò per la Compagnia del Rosario il quadro sopra banchi, à contro l'Altare, con la Vergine in aria , il Pontefice, Cardinali e Prencipi da una parte dall'altra Matrone con l e loro fanciulline, à quali Domenico dispensa vermiglie rose colte dal com pagno dalla vicina siepe". In effetti il bellissimo disegno preparatorio d ella Staatsgalerie di Stoccarda (Deusch 1968) appartiene a Paolo, il quale ha tenuto conto della collocazione dell'opera al di sopra dei dossali a s inistra e della conseguente posizione dei fruitori, creando una diagonale che inizia con le figure dell'imperatore e del papa inginocchiate a riceve re da Domenico le simboliche corone di rose (rosarium) provenienti dal ros eto potato a siepe, "descritto nello schizzo con un'elisse a segmenti geom etrici particolarmente evidente sul lato sinistro" (Rearick 1988). A destr a, appare il doge con in capo il corno, che deporrà invece a terra nel dip into, con accanto il patriarca; oltre ai protagonisti principali, sono sug gerite parecchie altre figure con la posizione che occuperanno sulla tela. La "Madonna col Bambino" è indicata leggermente più in basso rispetto al dipinto. Le audaci soluzioni spaziali, in nuce nello studio grafico, si in deboliscono nel testo pittorico, con la regolarizzazione della siepe di ro se e dei gruppi di astanti e la creazione di uno schema più simmetrico. La traduzione è senza dubbio opera della bottega, come ha riconosciuto la cr itica più recente, che vi ravvisa soprattutto l'intervento di Benedetto (M ason Rinaldi 1986; Larcher Crosato 1990; Pignatti, Pedrocco 1995) o addiri ttura di Benedetto e Gabriele "incaricati della maggior parte dell'esecuzi one, mentre Paolo intervenne ad aggiungere un tocco finale alle figure pri ncipali del dipinto" (Rearick 1988). Le autorità civili e religiose in pri mo piano, benché poco caratterizzate fisionomicamente (Mason Rinaldi 1986) alludono ai principali aderenti della lega santa, grazie alla quale furon o sconfitti i turchi nella battaglia di Lepanto nel 1571. Proprio questa v ittoria della cristianità fu attribuita al potere del Rosario al cui culto verrà dato un nuovo impulso dal papa in tale occasione. Si tratta di una devozione alla Vergine sostanzialmente domenicana, san Domenico è infatti il tramite tra la Vergine e i rappresentanti del potere laico ed ecclesias tico, i patrizi veneziani e i confratelli, alcuni dei quali sono certament e gli stessi nominati nell'iscrizione. |
bibliografia | Moschini Marconi S.( 1962)pp. 90-91, n. 143; Pallucchini R.( 1963-1964)p. 92; Marini R.( 1968)p. 167; Olivato L.( 1974)p. 92; Pignatti T.( 1976)p. 197; Cocke R.( 1984)pp. 154-157; Pallucchini R.( 1984)p. 178; Mason Rinaldi S.( 1986)p. 30; Wolters W.( 1987 |
definizione | dipinto |
regione | Veneto |
provincia | Venezia |
comune | Venezia |
indirizzo | Dorsoduro, 1050 |
ente schedatore | S472 |
ente competente | S472 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Nepi Scirè G.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: Rizzo P. (2004), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bergamo M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1995 |
anno modifica | 2004; 2006 |
latitudine | 45.431402 |
longitudine | 12.328676 |