Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Madonna dell'Umiltà di Masolino da Panicale (1383/ 1440), a Firenze

L'opera d'arte Madonna dell'Umiltà di Masolino da Panicale (1383/ 1440), - codice 09 00233165 di Masolino da Panicale (1383/ 1440), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 5-6, del Gotico fiorito
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoMadonna dell'Umiltà
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00233165
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 5-6, del Gotico fiorito
datazionesec. XV ; 1410 (ca.) - 1415 (ca.) [bibliografia]
autoreMasolino da Panicale (1383/ 1440),
materia tecnicatavola/ pittura a temperaorolegno/ doratura
misurealt. 110.5, largh. 62,
condizione giuridicaproprietà Stato, NR (recupero pregresso)
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: Madonna; Bambino Gesú. Abbigliamento: all'antica. Interno. Oggetti: panneggio; cuscino.
notizie storico-criticheIl dipinto, comparso sul mercato antiquario di Londra nel 1930 e successivamente acquistato dai Conti Bonacossi, propone l'iconografia della Madonna dell'Umiltá molto diffusa a Firenze alla fine del Trecento e nei primi decenni del Quattrocento. Molto dibattuta dalla critica é l'attribuzione di quest'opera di altissima qualitá e benissimo conservata se si fa eccezione per una ridipintura sulla parte destra. nel 1940 il Longhi conferma l'attribuzione del dipinto a Maolino, giá avanzata dallo Scharf nel 1932, e lo riferisce agli anni maturi precedenti l'attivitá a Castiglione Olana, quindi al 1430-1435, rilevandovi accanto ad una ripresa linearistica alla Lorenzo Monaco che poteva indurre a una datazione giovanile, la presenza di un chiaroscuro impensabile senza l'esperienza masaccesca. Tale attribuzione, generalmente accettata, viene respinta dal Berenson (1963) che preferisce far il nome di "Maestro del 1419" e dallo Zeri 91969) che colloca il dipinto nell'area di quei pittori fiorentini attivi nei primi due decenni del Quattrocento, usciti dall'ambito della bottega di Agnolo Gaddi, come il "Maestro della Madonna Strauss" e lo stesso Maestro del 1419. Anzi per lo studioso, che riconosce nell'opera una «pensositá astratta» lontana dalla personalitá di Masolino, si tratterebbe di una figura artistica molto vicina allo spirito ghibertiano, attiva intorno agli anni '20, importante al pari di Lorenzo Monaco prima dell'avvento di Masaccio. Zeri con un confronto particolarmente calzante, riferisce allo stesso maestro che rimane anonimo e che solo in via ipotetica potrebbe identificarsi con Giuliano D'Arrigo detto il Pesello, due frammenti con teste di Sante passati al mercato nel 1969 e oggi a Glaucester. Il Parronchi dá per scontata l'attribuzione al Pesello, a mio parere in un recente articolo del Boskovitz che vi vede un episodio, di altissima qualitá, della sconosciuta attivitá giovanile del maestro, addirittura intorno ai primi del secondo decennio del secolo, anticipando la datazione, proposta dall'Oertel e dal Bellosi, intorno al '20. Lo studioso vi vede differenze non trascurabili con quella che la critica ritiene generalmente l'opera piú giovanile di Masolino, la Madonna di Brema datata 1423, diversitá che si giustifica se si suppone una distanza di piú di dieci anni nell'esecuzione, periodo in cui il nostro si trovó di fronte ad opere del Beato Angelico e di Gentile da Fabriano. La Madonna di Palazzo Vecchio nell'impianto compositivo, nella fluenza giocosa della linea, nella sua grazia estenuata e nei colori che vanno dal cupo azzurro del mantello al tenue e diluito rosa della veste e del velo, é ancora legata all'esperienza di pittori quali Lorenzo Monaco e Gherardo Starnina accanto ai quali il Boskovits colloca gli inizi di Masolino.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Regno Unito; luogo di provenienza: Regno Unito; luogo di provenienza: Lazio, RM, Roma; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Germania; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
altre attribuzioniscuola del Beato AngelicoAnonimo pittore fiornetino intorno al 1420
bibliografiaScharf A.( 1932)p. 312; Longhi R.( 1940)pp. 169-170; Salmi M.( 1948)p. 211; Siviero R.( 1950)pp. 27-28; Enciclopedia universale( 1958-1967)v. VIII col. 922; Micheletti E.( 1959)pp. 38-39; Lorenzo Ghiberti( 1978)p. 152; Parronchi A.( 1984)v. I, pp. 140; Op
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Romagnoli G. (1988); Aggiornamento-revisione: Reggioli C. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Orfanello T. (1999), Referente sc
anno creazione1988
anno modifica1998; 1999; 2006
latitudine43.768826
longitudine11.255744

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Firenze
  • opere d'arte nella provincia di Firenze
  • opere d'arte nella regione Toscana