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bene culturale | dipinto |
soggetto | Madonna della Misericordia |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 11 00044451 |
localizzazione | Italia, Marche, AN, Serra de' Conti |
datazione | sec. XVI ; 1574 - 1574 [data] |
ambito culturale | ambito marchigiano(analisi stilistica) |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | alt. 310, largh. 200, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; Padre Eterno; San Nicola da Bari. Ecclesiastici: vescovo; papa. Figure: imperatore; doge; figure maschili; figure femminili; angeli; cherubini. Abbigliamento religioso. Attributi: (Madonna) mantello; corona; (Gesù Bambino) fiordaliso; (San Nicola da Bari) tre sfere d'oro; pastorale; mitra. Mobilia: trono. Strumenti musicali: viole; liuto. Oggetti: spartiti musicali. Vegetali: frutti. |
notizie storico-critiche | Le visite pastorali settecentesche consultate da Riccardo Manoni (1994) testimoniano che l'altare della parete destra era dedicato a Santa Maria delle Grazie. L'affollata composizione pittorica che lo sovrasta è databile con certezza al 1574, grazie all'anno iscritto alla base. Come nel paliotto sottostante, che dovrebbe essere stato concepito contemporaneamente all'affresco, viene rappresentata la Madonna della Misericordia, il cui grande mantello protegge le due figure laterali di San Nicola da Bari e di un vescovo, forse, come ipotizza la Mariotti in una scheda inedita sull'opera compilata nel 2003, da identificare con l'allora vescovo di Senigallia Girolamo Rusticucci. Tra la gli oranti in basso si riconosce un pontefice, un sovrano, probabilmente il re di Spagna, e il Doge di Venezia. Come ritiene la studiosa sono quindi adombrati nell'immagine espliciti richiami politici, forse la commemorazione della vittoria cristiana contro i Turchi nella Battaglia di Lepanto del 1571, che vide alleati la Chiesa, la Spagna e la Serenissima. Tra le piccole figure inginocchiate ai piedi della Vergine è possibile identificare alcuni componenti della famiglia Honorati che aveva il patronato dell'altare. Fu questa una casata ai vertici dell'oligarchia locale, prima del definitivo trasferimento a Jesi alla fine del Cinquecento. Bernardinio Honorati possedeva una casa nel terziere San Michele Arcangelo, di fronte all'omonima chiesa, dove, come testimoniano i documenti della famiglia, la moglie Solomea Angeli fece erigere nel 1574 un altare dedicato alla Vergine e a San Nicola a beneficio dei propri defunti. Qui trovarono infatti sepoltura suo marito e il figlio Lorenzo (A. Honorati, 1988; M. Massa, 2002). L'affresco, riprodotto senza commento da Cherubini (2001), non ha ancora incontrato l'interesse degli studiosi, forse per il sapore ingenuo e popolare della rappresentazione. |
committenza | Angeli Solomea (1574) |
bibliografia | Honorati A.( 1988)p. 20; Manoni R.( 1994)v. II p. 2362; Cherubini A.( 2001)p. 249; Massa M.( 2002)p. 39 |
definizione | dipinto |
regione | Marche |
provincia | Ancona |
comune | Serra de' Conti |
ente schedatore | S70 |
ente competente | S70 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Curzi V.; Funzionario responsabile: Caldari C.; Trascrizione per informatizzazione: Genova M. (2003); Aggiornamento-revisione: Genova M. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Battista L. (2003), Referente scientifico: |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2003; 2003; 2007 |