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Opera d'arte Madonna in gloria con Bambino adorati da Santa Caterina, Santa Lucia e il Beato Rainerio di Calvaert Denys detto Dionisio fiammingo (1540 ca./ 1619), a Bologna

L'opera d'arte Madonna in gloria con Bambino adorati da Santa Caterina, Santa Lucia e il Beato Rainerio di Calvaert Denys detto Dionisio fiammingo (1540 ca./ 1619), - codice 08 00047155 di Calvaert Denys detto Dionisio fiammingo (1540 ca./ 1619), si trova nel comune di Bologna, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di S. Giacomo Maggiore, piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO), peribolo, seconda cappella (cappella Vaccari-Malvezzi)
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bene culturalepala d'altare
soggettoMadonna in gloria con Bambino adorati da Santa Caterina, Santa Lucia e il Beato Rainerio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00047155
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, BO, Bolognapiazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO)
contenitorechiesa, Chiesa di S. Giacomo Maggiore, piazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO), peribolo, seconda cappella (cappella Vaccari-Malvezzi)
datazionesec. XVI ; 1597 - 1597 [bibliografia]
autoreCalvaert Denys detto Dionisio fiammingo (1540 ca./ 1619),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 291, largh. 190,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dell'Interno, Fondo Edifici di Culto (F.E.C.)
dati analiticiIn primo piano è la figura del Beato Rainerio che, inginocchiato ed in posa estatica, volge il viso all'apparizione della Madonna in alto a sinistra. Più arretrata è Santa Caterina d'Alessandria che regge con la mano destra la palma del martirio, ai suoi piedi è la ruota spezzata. Santa Lucia, all'estrema destra della composizione, regge con la mano il piattello con gli occhi.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa formazione di Calvaert, avvenuta presso Fontana e Sabatini, arricchita dal viaggio a Roma, fu totalmente immersa nella cultura manierista che egli perpetuò nella sua scuola di pittura, fondata nel 1575, che ebbe come allievi anche promettenti giovani del calibro di Reni, Domenichino, Albani. Accanto alla predilezione per la forma nitida, preziosa, che viveva di apporti intimamente fiamminghi(il "leccato" di malvasiana memoria), è il forte ascendente esercitato su di lui dalla pittura tonale. Così la pala in esame vede una razionale composizione, una lucida analisi dei dettagli, impennarsi all'improvviso nel brano dell'apparizione della Madonna, che pare anticipare esperienze pittoriche seicentesche, attingendo ad un tesuto cromatico di fonte veneta e di carnale sensibilità correggesca.
bibliografiaRoli R.( 1967)p. 168; Giudici C.( 1988)p. 216
definizionepala d'altare
regioneEmilia Romagna
provinciaBologna
comuneBologna
indirizzopiazza Rossini, 2-Bologna-40124-Bologna (BO)
ente schedatoreS08
ente competenteS08
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Orsi O.; Funzionario responsabile: Stanzani A.; Trascrizione per informatizzazione: Orsi O./ Majoli L. (1997); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Orsi O. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1996
anno modifica2006
latitudine44.495215
longitudine11.348833

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