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Opera d'arte marina con barche di Paulucci Enrico (1901/ 1999), a Torino

L'opera d'arte marina con barche di Paulucci Enrico (1901/ 1999), - codice 01 00210680 di Paulucci Enrico (1901/ 1999), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturaledipinto, opera isolata
soggettomarina con barche
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00210680
localizzazioneItalia, Piemonte, TO, Torino
datazionesec. XX metà; 1950 - 1957 [documentazione; bibliografia]
autorePaulucci Enrico (1901/ 1999),
materia tecnicatela/ pittura a oliolegno/ intaglio/ verniciaturavetrometallo
misurealt. 92, lungh. 56,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiIn primo piano, centralmente, è collocata una fila di barche, osservate da un punto di vista sopraelevato, disposte verticalmente e rese da un segno stilizzato, ormeggiate presso il porto, rappresentato, di scorcio, sulla destra. Sulla sinistra, di scorcio, sono rappresentati con macchie di colori vivaci alcuni edifici che si affacciano sull'acqua. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare con vetro. Battuta liscia; unica fascia verniciata in bianco. Sul retro, in alto, gancio metallico per sospensione.Soggetti profani. Costruzioni: case. Mezzi di trasporto: barche. Paesaggi: marina.
notizie storico-criticheIl dipinto, unitamente ad altre opere, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato per L. 110.000 dalla Provincia di Torino all'Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti del 1957, Esposizione Nazionale di Belle Arti in Torino 114° Esposizione, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Chiablese, 15 maggio- 29 giugno 1957), Torino, 1957, p. 29, n. 308. L'autore (Genova, 1901-Torino, 1999), artista celebre ed apprezzato con continuità dalla critica, si trasferì giovanissimo a Torino, ove dopo aver conseguito la laurea, si dedicò alla pittura, parzialmente aderendo al "Gruppo dei Sei", pur mantenendo una propria autonomia di veduta, fortemente influenzata dalla cultura figurativa francese che ebbe modo di conoscere direttamente a seguito di una serie di viaggi. Costante rimase, invece, il rapporto con Casorati con il quale alla metà del quarto decennio del '900 fondò uno studio che fu teatro di importanti mostre di apertura internazionale. Sviluppando una pittura all'apparenza facile ed accattivante, dominata dal colore mediterraneo e che tese, nel corso del secondo dopoguerra, a semplficarsi notevolmente, l'artista si è dedicato a varie tematiche, dal ritratto al paesaggio. Costante è rimasto l'amore per la riviera ligure, tanto che in Rapallo acquistò una residenza di villeggiatura ribattezzata "Il Pennello", spesso rappresentata attraverso uno scorcio di mare con barche e reti, come nel caso in esame, con soluzioni che ritornano, anche nel taglio verticale, nelle incisioni prodotte negli stessi anni. Un'opera molto vicina a quella in esame, dal titolo "Porto celeste", venne presentata nel 1952 alla mostra Pittori d'oggi Francia-Italia e, allo stesso anno è datata "Portofino", con soluzioni simili. Il tema del porto e del mare, già sviluppato con frequenti scambi di iconografie negli anni trenta nell'ambito del "Gruppo dei Sei", fu ampiamente ripetuto fino agli ultimi anni di vita del pittore. Gli anni cinquanta nel suo percorso biografico assumono un ruolo importante punteggiati da significativi avvenimenti: dalla sala allestita per lui alla Biennale del 1954, che segnò un momento di rilievo nel suo sviluppo artistico, alla nomina di direttore dell'Accademia Albertina l'anno successivo. Bibliografia di riferimento: M. Bandini (a cura di), Omaggio a Paulucci, catalogo della mostra (Torino, Fondazione Palazzo Bricherasio, 6-29 settembre 1996), Milano, 1996, pp. 15-25, 113-116; M. Bandini (a cura di), Enrico Paulucci "Una proposta di felicità" (Donne e Mare). Opere 1929-1982, catalogo della mostra (Rapallo, Antico Castello sul Mare, 12 luglio-26 agosto 2001), Torino, 2001, pp. 11-16, 75-76, 82, n. 20. La cornice, sia per la tipologia, estremamente semplice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali dell'Ente e dell'esposizione alla Promotrice, è da considerarsi coeva all'opera.
bibliografiaEsposizione Nazionale di Belle Arti( 1957)p. 29, n. 308; Bandini M.( 1996)pp. 15-25, 113-116; Bandini M.( 2001)pp. 11-16, 75-76, 82, n. 20
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
ente schedatoreTO
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Facchin F.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007

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