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bene culturale | dipinto |
soggetto | marina in tempesta |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00157106 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso) |
contenitore | palazzo, Sede Azienda di Promozione Turistica, NR (recupero pregresso), sala del Presidente |
datazione | sec. XVII secondo quarto; 1625 - 1649 [analisi stilistica] |
autore | Della Montagna Rinaldo detto Monsù Montagna (/ 1644), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 100, largh. 140, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Paesaggi: baia rocciosa. Mare. Fenomeni metereologici: tempesta; nuvole. Mezzi di trasporto: velieri; barca. Figure maschili. |
notizie storico-critiche | Il dipinto (insieme a quello con foto SBAS n. 118610) pervenne alla Galleria degli Uffizi nel 1774 da Palazzo Pitti dove era sempre stato fra i quadri della Collezione del Gran Principe Ferdinando. Come risulta dagli antichi inventari del Palazzo, il quadro faceva parte di una serie di quattro attribuiti a Monsù Montagna, autore secondo il Lanzi molto attivo a Firenze e Roma, la cui personalità rimane tutt'oggi da identificare (è nota la difficoltà nell'identificare il ruolo artistico di Rinaldo della Montagna e di Matteo Von Plattemberg, talora personificati con l'ignoto Monsù Montagna). Negli inventari più recenti compare poi un'attribuzione ad "Antonio Montagna" (forse uno dei due autori sopracitati) per finire nel 1890 con l'attribuzione al Plattemberg. Il dipinto, come il suo pendant, fa parte di quella tendenza realistica della pittura di paesaggio a Roma della metà del secolo XVII, anche se non è un esempio altissimo di questo genere (forse si potrebbero meglio qualificare se fossero ripuliti): basta confrontarli con analoghi soggetti di P. Mulier, detto il Cavalier Tempesta, dove l'effetto naturale della tempesta è sfruttato a fini spettacolari molto più personalizzati. Il dipinto, con il pendant (vedi foto SBAS n. 118610) viene diviso nel 1774 dagli altri due quadri della serie che in quella data vengono murati alla villa di Castello e dei quali per ora si sono perse le tracce a meno che non siano da identificarsi con i nn. 5457 e 6347 dell'Inventario 1890, pubblicati da M. Chiarini e tornati anch'essi agli Uffizi. I due dipinti sono stati concessi in deposito temporaneo all'Ente Provinciale del Turismo il 10/3/1965 (vedi verbale n. 512). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Chiarini M.( 1975)p. 57, n. 301; Uffizi catalogo( 1980)p. 576; Quadreria Don( 1977)p. 142 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Ragusi L.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bari R. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bari R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1982 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |