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bene culturale | statuetta, opera isolata |
soggetto | MARTE |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00039594 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, TorinoPiazzetta Reale |
contenitore | reggia, museo, Palazzo Reale, Piazzetta Reale, Museo di Palazzo Reale, Piano terreno, sala 4, armadio 7, scaffale C, inv. C86/ IV 7 C 433 |
datazione | sec. XVIII ; 1780 (ca.) - 1780 (ca.) [bibliografia] |
ambito culturale | manifattura parigina, esecuzione(analisi stilistica) |
materia tecnica | biscuit |
misure | mm., alt. 302, diam. 140, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Marte, con un movimento che comporta un'accentuata rotazione del busto, è in atto di sguainare la spada trattenendone con la mano destra il fodero. Il capo è cinto da un elmo a testa di leoneNR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Collocato su uno scaffale insieme ad un gruppo di pezzi della manifattura di Nast, il Marte presenta caratteri stilistici e culturali che lo eccepiscono dalla serie omogenea di figure mitologiche di Palazzo Reale e lo avvicinano alle statuette di Plutone e Cerere (F. CORRADO, in Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino, catalogo della mostra, a cura di A. GRISERI e G. ROMANO, Torino 1986, scheda n. 125, pp. 292-293; scheda OA n. 212), in modo tale che si può ipotizzare l'esistenza di due gruppi di divinità già smembrati negli inventari più antichi. Rispetto ai centrotavola di Nast questi biscuits appartengono ad un momento culturale precedente, che richiama il modello di Nettuno del 1769 conservato presso la manifattura di Sèvres e pubblicato da E. BOURGEOIS, Le biscuit de Sèvres au XVIIIe siècle, Parigi 1908, t. II, p. 13), ma si avvicina alle esperienze di trasposizione interpretativa e inventiva di reminiscenze classiche su cui si esercitavano gli scultori dell'atelier di Boizot a Sèvres e la schiera dei suoi imitatori parigini. Accanto alla venerazione per la statuaria antica i pensionati dell'Accademia di Francia a Roma tributavano un'aperta ammirazione verso gli artisti del Cinquecento e del Sicento: Le Lorrain copiava il Carracci della Galleria Farnese, Caffieri studiava Giambologna, Adam, Pigalle, Falconet, Slodtz - il maestro di Boizot - si nutrivano di Bernini (V. BEYER, La sculpture, in Louis XV. Un moment de perfection de l'art français, Parigi 1974, p. 59; R. WITTKOWER, La scultura raccontata da Rudolf Wittkower. Dall'antichità al Novecento, Torino 1985, pp. 245-269). L'affinità del Marte con le figure di Boizot si manifesta anche nel principio compositivo della forma, organizzata in funzione di molteplici punti di vista, nel bilanciato contrapposto delle masse, nell'amore della linea serpentinata che esprime armonia e sottolinea l'espressione del movimento |
bibliografia | Corrado F.( 1986)pp. 292-293; Bourgeois E.( 1908)t. II, p. 13; Beyer V.( 1974)p. 59; Wittkower R.( 1985)pp. 245-269 |
definizione | statuetta |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | Piazzetta Reale |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Corrado F.; Funzionario responsabile: Mossetti C.; Trascrizione per informatizzazione: Fratini M. (2000); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Severino M. (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1986 |
anno modifica | 2007 |
latitudine | 45.072658 |
longitudine | 7.686346 |