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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Martirio dei Santi Crispino e Crispiniano |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00149246 |
localizzazione | Italia, Lombardia, BS, Bresciavicolo San Giuseppe |
contenitore | chiesa, sussidiaria, Chiesa di S. Giuseppe, vicolo San Giuseppe, navata destra, campata quinta, cappella dei Santi Crispino e Crispiniano, nona a destra, parete di fondo, entro cornice |
datazione | sec. XVIII ; 1706 - 1706 [iscrizione] |
autore | Avogadro Pietro (1667 ca./1737), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 265, largh. 190, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Chiesa di San Giuseppe |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: San Crispino; San Crispiniano; Riziovaro. Figure: angeli; carnefici; soldati. Attributi: (San Crispino) corona di alloro; palma; (San Crispiniano) corona di alloro; palma. Oggetti: spada; tenaglie; sgabello; clava; coltelli; martelletto; tenda; vessillo legione romana. |
notizie storico-critiche | L'iscrizione apposta sulla base dello sgabello indica l'anno di esecuzione del dipinto e la committenza, il Paratico dei Calzolai. Giustamente la Prestini nota che il dipinto è realizzato un anno prima della data in cui i documenti fissano la concessione dell'ottavo altare a destra al Paratico dei calzolai (pubblicati dalla medesima Prestini). Per quanto riguarda il nono altare a destra, invece, bisogna ricordare che fino al 1868 vi era esposta la Pentecoste di Moretto e quando questa passa definitivamente alle Pubbliche Raccolte (ora Pinacoteca Tosio Martinengo) allora si decide di riempire lo spazio lasciato vuoto con il dipinto attribuito all'Avogadro da tutta la letteratura artistica. Quando il Paratico entra in possesso della cappella, la intitola ai santi protettori che esercitavano il mestiere di calzolai per aiutare i poveri e furono martirizzati in Gallia dal governatore Riziovaro. Avogadro narra con dovizia di particolari cruenti il martirio dei santi (come già notato da Anelli, 1981, p. 202), secondo un taglio compositivo a piani scalati in diagonale ed un forte risalto chiaroscurale. La ricerca di un effetto scenografico risente ancora della "macchinosità" della tradizione veneta seicentesca, che si afferma in Lombardia nell'ultimo quarto del Seicento con Abbiati. Il dipinto è stato restaurato dopo che Morassi (1939) ne ha deplorato il mediocre stato di conservazione. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Italia, Lombardia, BS, Brescia |
committenza | Paratico dei Calzolai (1706) |
bibliografia | Maccarinelli F.( 1747)p. 121; Carboni G.B.( 1760)p. 18; Brognoli P.( 1826)p. 193; Fè D'ostiani L.F.( 1902)p. 25; Capretti F.( 1921)p. 185; Dorosini A.( 1961)p. 49; Anelli L.( 1981)p. 202; Prestini R.( 1983)p. 24; Prestini R.( 1989)p. 109 |
definizione | dipinto |
regione | Lombardia |
provincia | Brescia |
comune | Brescia |
indirizzo | vicolo San Giuseppe |
ente schedatore | S23 |
ente competente | S23 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Arisi Rota A.P.; Funzionario responsabile: Gnaccolini L.P.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Arisi Rota A. P. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso) |
anno creazione | 2001 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.540438 |
longitudine | 10.220543 |