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Opera d'arte martirio di Santa Cristina di Eusebio da San Giorgio (1465/ post 1539), a Perugia

L'opera d'arte martirio di Santa Cristina di Eusebio da San Giorgio (1465/ post 1539), - codice 10 00042478 di Eusebio da San Giorgio (1465/ post 1539), si trova nel comune di Perugia, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, elemento d'insieme
soggettomartirio di Santa Cristina
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00042478
localizzazioneItalia, Umbria, PG, Perugia
datazionesec. XVI ; 1500 - 1599 [bibliografia]
autoreEusebio da San Giorgio (1465/ post 1539),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurealt. 17, largh. 177,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico non territoriale
dati analiticiLa predella è scompartita in dieci piccoli riquadri che rappresentano: Santa Cristina in carcere visitata da un angelo che benedice il pane da lei rinvenuto; la Santa fra due manigoldi che la battono con verghe di ferro; Santa Cristina distesa sulla ruota in mezzo alle fiamme che si allontanano da lei; Santa Cristina, precipitata dal padre nel lago di Bolsena e in ginocchio, insieme con l'angelo che l'aveva salvata dinanzi a Gesù, cui chiede il battesimo; Santa Cristina illesa dentro una caldaia ardente; la Santa illesa dentro una fornace; Santa Cristina dinanzi a cui si prostrano due draghi, dopo aver ucciso il serpentario che glieli aveva izzati contro; la Santa e il manigoldo che le taglia le mammelle; Santa Cristina a cui viene strappata la lingua; Santa Cristina contro cui i carnefici scoccano le frecce.NR (recupero pregresso)
notizie storico-criticheLa predella situata sotto la tela di "San Benedetto, fra i santi Placido o Mauro, che consegna la regola ai suoi monaci" è stata sempre ritenuta di Eusebio da San Giorgio, così Guardabassi (1872), Rossi-Scotti (1878), De Stefano (1902), Urbini (1906), Gigliarelli (1907), Gnoli (1923), Santi (1978) e Mancini (1983). Guardabassi, De Stefano e Gigliarelli, ritengono che l'opera era in origine la predella dell'Adorazione dei Magi di Eusebio da San Giorgio posta nella navata sinistra della stessa chiesa ma l' Urbini ritiene che ciò è impossibile per due ragioni, primo per la larghezza delle due opere che non corrisponde, poi per la incompatibilità dei temi, infatti sotto l'Epifania non si spiegherebbero le storie del martirio di Santa Cristina. In questa opera l'elemento umbro appare evidente nelle piccole figure snelle dalle gambe lunghe che rivelano lo studio delle tavolette di San Bernardino. La predella si può, dunque, situare in un momento giovanile dell'attività di Eusebio, non ancora influenzato da Raffaello.
bibliografiaGnoli U.( 1923)pp. 103 - 106; Santi F.( 1978)p. 132; Mancini F.F./ P.Scarpellini( 1983)p. 190
definizionedipinto
regioneUmbria
provinciaPerugia
comunePerugia
ente schedatoreS38
ente competenteS38
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Marcellino Livia; Funzionario responsabile: Arch. Aprato Germana; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Fabri C. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Fabri C. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1994
anno modifica2006

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