notizie storico-critiche | Accostata a Ercole a significare la complementarietà di sapienza e forza m orale. I dipinti ornano le pareti interne del piccolo edificio a pianta poligonal e annesso alla Villa sul suo lato O-SO. Delle 8 pareti che compongono il v ano interno, la metà sono occupate da finestre e dalla porta d'ingresso; l e altre 4, alternate alle prime, dalla serie di finte statue raffiguranti Ercole, Diana, Minerva e Meleagro, personaggi mitologici che qui simbolegg iano le virtù complementari della forza morale, della castità, della sapie nza e dell'audacia. La cupola ribassata è invece decorata dal gruppo di Cu pido in volo insieme a 2 putti dispensatori di fiori, che allude alle gioi e che solo l'amore riserva; su unghie e pennacchi della cupola, completano la decorazione grottesche e candelabre. Se non vi è alcuna testimonianza circa l'epoca della sua edificazione, è invece documentato che gli Oddi la utilizzarono come sala di lettura, studio e biblioteca, e così è ricordat a anche dall'Ansidei, nel suo poema celebrativo dedicato alla Villa del Co lle nel 1835 (cfr.Maovaz-Ranfa- Romano, 1998, p.8ss.). In seguito tale des tinazione, l'ambiente venne decorato secondo il gusto neoclassico, ad oper a, probabilmente, di Marcello Leopardi (1750 ca-1796), pittore marchigiano ma di formazione romana, attivo a Perugia a partire dagli anni '80 del XV III secolo e impegnato in importanti commissioni nel duomo, in varie chies e ed oratori ed in palazzi nobiliari ( v. Cristoferi F., 1978, pp.175-186) ; oltre che a Foligno, dove gli affreschi di palazzo Lezi-Marchetti sono c onsiderati il suo capolavoro (cfr.Pittura Italia Settecento, 1989, p.339). Il leopardi fu un decoratore già decisamente neoclassico, e determinanti furono per la sua aggirnata preparazione i contatti e le continue frequent azioni con l'ambiente romano: prima l'alunnato presso Tommaso Conca, poi l 'esperienza dell'Accademia dei Pensieri con Felice Giani, esperienza orien tata verso un neoclassicismo autoctono sensibile agli stimoli della grande pittura italiana del XVI e XVII secolo. Nel Leopardi questa esperienza ap proderà ad un classicismo neo-carraccesco aggiornato sugli insegnamenti de l Mengs e sulle scoperte archeologiche di Ercolano, in grado di offrire so luzioni decorative originali in linea con il gusto e con le produzioni più alla moda della capitale. Riguardo alle vicende storiche che interessano la Villa, i suoi giardini e le dipendenze, ricordiamo che è nel corso del XVIII secolo che il parco, originariamente limitato al parterre all'italiana sul lato N-NE della Vill a, subisce notevoli trasformazioni in base ad un articolato progetto aggio rnato al nuovo stile francese che amplificava, sulla scala del grandioso e del monumentale, l'impianto formale ripreso dal giardino all'italiana. Ri guardo a tale progetto ci sono pervenuti 12 disegni - acquisiti dalla Sopr intendenza B.a.a.a.s. dell'Umbria e recentemente pubblicati nel testo di M aovaz, Ranfa e Romano (Maovaz M., Ranfa A., Romano B., Studio preliminare sul restauro del Giardino storico e del parco di "Villa del Colle del Card inale", 1998, pp.11 ss.) - a firma "Capitano Adriani" e "Giuseppe Alemanni ". Evidentemente ispirati, con puntuali corrispondenze, al trattato settec entesco "La theorie et la pratique du Jardinage" di Antoine Joseph Dezalli er D'Argenville, essi forniscono indicazioni utili a ricostruire i princip ali interventi effettuati tra il 1729 - anno cui risale la già menzionata mappa catastale Chiesa dove tali interventi non risultano ancora realizzat i, mentre ben evidenziato è il parterre cinquecentesco a NE - ed il 1795 c ui datano alcuni dei progetti menzionati. Si tratta in particolare della r ealizzazione del giardino pensile con ninfeo sul lato S-SO della Villa, de l Giardino d'Inverno su quello S-SE ad una quota superiore e dell'allestim ento della maestosa emiciclica "Piazza grande" inserita, con fine scenogra fico e prospettico, altermine del viale d'accesso, oltre al rinnovamento d elle zone già esistenti secondo il nuovo gusto. Dunque, a partire da quest a fase, si procede ad una ridefinizione dell'area circostante la Villa e c ompresa entro il quadrilatero indivuaduato ai vertici dai 4 annessi princi pali ed originari, pianificata secondo schemi articolati a diversi livelli del parco e progettati per rispondere alle varie esigenze, a partire da q uella estetica di fornire prospettive allettanti e scenografiche dell'edif icio e del giardino, a quella funzionale di rendere fruibile il parco nell e diverse stagioni e di fornire apparati specifici per le varie attività l udiche e ricreative. Con il secolo successivo, sull'onda delle nuove istanze romantiche si diff onde gradualmente anche in Italia la nuova moda del giardino...Continua in OSS. |