Invernomuto.net

Ho realizzato questo sito per rendere disponibile alla consultazione questa mole enorme di dati altrimenti difficilmente consultabili :)

Opera d'arte Minerva di Tempesta Antonio (1555/ 1630), a Viterbo

L'opera d'arte Minerva di Tempesta Antonio (1555/ 1630), - codice 12 01220247 - 5 di Tempesta Antonio (1555/ 1630), si trova nel comune di Viterbo, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzina Gambara, Villa Lante, Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Piano terra, Sala della Caccia, parete est
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto murale, elemento d'insieme
soggettoMinerva
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 01220247 - 5
localizzazioneItalia, Lazio, VT, ViterboVia Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT
contenitorepalazzo, Palazzina Gambara, Villa Lante, Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Piano terra, Sala della Caccia, parete est
datazionesec. XVI ; 1575 (ca) - 1579 (ante) [bibliografia]
autoreTempesta Antonio (1555/ 1630),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misureUNR
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
dati analiticiScudo sovrapporta recante monocromo di figura armata con scudo ornato da rilievo di gamberoDivinità: Minerva. Araldica: emblema Gambara. Allegorie-simboli: (gambero) emblema Gambara.
notizie storico-criticheLe Sale al Piano terreno decorate a paesaggio - dette della Pesca e della Caccia - sono state riferite dalla critica al passo del Baglione, che - a proposito di Antonio Tempesta - ricorda "per il Cardinal Gambero altre cose nel Palagio di Bagnaia dalle quali acquistò gran credito". La commissione di Bagnaia dovette probabilmente inserirsi tra il primo e il secondo soggiorno romano del pittore - dopo la partecipazione alla decorazione della Galleria delle Carte Geografiche e prima di quella relativa al terzo piano delle Logge, sempre in Vaticano - e si intrecciò con il suo intervento allo scalone del Palazzo Farnese di Caprarola. La cronologia del cantiere diretto da Raffellino potrebbe dunque adattarsi anche all'intervento del giovane pittore fiorentino, se si intende il termine dei lavori inscritto nel fregio esterno della palazzina - 1578 - quale riferimento all'insieme delle opere sia architettoniche sia pittoriche, in vista della visita del papa Gregorio XIII (10 settembre 1578). All'influenza giovanile dei fiammighi, attivi a Firenze, quali Stradano, si sommarono quelle di Matteo Bril, e dal 1578 del fratello Paul. Da questi ultimi trasse la libertà esecutiva delle sale di Bagnaia, il rilievo e l'autonomia affidati al genere del paesaggio e inconsueta al tempo. E' stato notato (Bonelli 2006), come analoghi intrecci tra visione del paesaggio e impianto decorativo sono maggiormente presenti in coevi cicli del nord Italia (ad esempio Bernardino Campi e Carlo Urbino nel palazzo del giardino di Sabbioneta), riflettendo anche l'attenzione se non il coinvolgimento del committente bresciano. Il tema della Caccia è in realtà secondario nello svolgimento dei paesaggi, che semmai sembrano suggerire quello dell'acqua. L'elemento figurativo è sempre assorbito dal contesto paesaggistico senza acquisire alcuna centralità narrativa. Nei due sovrapporta sono rappresentate le due divinità vergini di Diana e Minerva.
committenzaDe Gambara Giovan Francesco Cardinale (1568-1578)
bibliografiaBrugnoli M.V.( 1961)pp.107-119; Alessi A.( 2004); Alessi A.( 2005); Salerno A.( 1969); Bonelli M.G.( 2006); Lazzaro Bruno C.( 1974)
definizionedipinto murale
regioneLazio
provinciaViterbo
comuneViterbo
toponimoBagnaia(frazione ISTAT);
indirizzoVia Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT
ente schedatoreS127
ente competenteS127
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Cardinali M.; Funzionario responsabile: Acconci A.; Aggiornamento-revisione: Ciofetta S. (2014), Referente scientifico: Acconci A.;
anno creazione2010
anno modifica2014
latitudine42.427407
longitudine12.154998

oppure puoi cercare...

  • opere d'arte nel comune di Viterbo
  • opere d'arte nella provincia di Viterbo
  • opere d'arte nella regione Lazio