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bene culturale | dipinto, lunetta |
soggetto | miracolo della Madonna |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 12 00144955 - 20 |
localizzazione | Italia, Lazio, VT, Viterbop.zza S. Maria della Quercia |
contenitore | chiesa, basilica, Chiesa di S. Maria della Quercia, Santuario di S. Maria della Quercia, p.zza S. Maria della Quercia, Chiostro |
datazione | sec. XVII prima metà; 1600 - 1649 [analisi storica] |
autore | Mola Pier Francesco (1612/ 1666), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | UNR, diam. 280, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i beni e le attività culturali |
dati analitici | La scena raffigura il cavaliere Giovan Battista Spiriti inseguito dai sicari è salvato dal salto del cavallo. Al centro della lunetta è raffigurato un cavallo bianco bardato nell'atto di saltare, ma su cosa salta non è possibile distinguere. In sella è il cavaliere sottoposta ad un fuoco di fila di frecce e spade che lo sfiorano senza colpirlo. Nel frammento a destra si intravede la figura di un sicario a cavallo, mentre a sinistra emerge, fievolissima, l'immagine della Madonna.Personaggi: Madonna; Gesù Bambino. Figure: Giovan Battista Spiriti. Animali: cavallo.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: familiare, Identificazione: Spiriti, Posizione: basso, Descrizione : Campo bipartito con fiore., |
notizie storico-critiche | Padre Athanasio Nelli (1611) scrive: "Ritornava da Roma da una missione speciale passando per Civitavecchia e dopo Vetralla nella zona chiamata Guado del Corgnolo... quando fu assalito da molti nemici a cavallo, della fazione avversaria, perché non potesse portare a termine la missione. Fuggendo attraverso la campagna viterbese giunse quasi sotto le mura di Viterbo, intanto veniva a racomandarsi alla Madonna della Quercia, di cui era devoto. Trovandosi davanti una strada incavata nel muro, con grotte dal cavalo venne trasportato come in colo alla a parte opposta. Aveva inteso una voce: "tieni Spiriti, ch'io salto". Gli avversari trovandosi davanti al burrone spalancato dovettero lasciarlo fuggire, senza non prima avergli tirato dietro assai frecce..." Continua il Signorelli "Lo storico si dice sicuro dell'assoluta verità dell'episodio e, fervorosamente aggiunge: "Et io da assai persone che in quel tempo si ritrovarono l'ho auto, il quale tempo non fu lontano dalla mia età. Onde come certo e sicuro ve lo do; del che se n'ha l'immagine del cavallo e dello uomo insieme nella Chiesa della Madonna, nella colonna a man sinistra, sopra gli scaglioni a mezza la Chiesa, come a tutti è manifestissimo...". Oggi il fatto è riportato in pitture ne chiostro."Apprendiamo ancora dal signorelli che " un tale Francesco Mola, esiliato da Roma, si propone di effettuare i dipinti; la dipinse alcune lunette del chiostro grande abbandonò l'opera dispettosamente, perché trattato male dai frati del convento. "In quell'anno seguitò la pittura delle lunette del chiostra della cisterna fina alla lunetta della porta di mezzo del detto Chiostro, per arrivare all'altro chiostra facendovi dipingere i Miracoli della Madonna". |
definizione | dipinto |
regione | Lazio |
provincia | Viterbo |
comune | Viterbo |
indirizzo | p.zza S. Maria della Quercia |
ente schedatore | S50 |
ente competente | S50 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vecchiocattivi L.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A. M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Granata B. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Granata B. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1978 |
anno modifica | 2005 |
latitudine | 42.421270 |
longitudine | 12.149362 |