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bene culturale | sarcofago, frammento |
soggetto | Mito di Endimione |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 03 00152360 |
localizzazione | Italia, Lombardia, MN, Mantova |
datazione | sec. II metà; 140 (ca.) - 160 (ca.) [analisi stilistica] |
ambito culturale | arte romana(analisi stilistica) |
materia tecnica | marmo greco/ scultura/ trapanatura |
misure | cm, alt. 54, lungh. 216, sp. 11.5 |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Fronte di sarcofago con profilo sporgente in basso e orlo superiore a listello. Rotto a metà e riconnesso. La figura di Aura è stata rilavorata con aggiunta di membro virile.Soggetti profani: mito di Endimione. Personaggi: Endimione. Divinità: Selene. Personificazioni: Sonno; monte Latmo; Aura; Espero; Terra. Figure maschili: pastore; giovinetto. Figure: amorini (3). Animali: cavalli (2); caprone; cane; ariete (2). Piante: ulivo. Mezzi di trasporto: carro. |
notizie storico-critiche | La scena, in rilievo, leggibile da destra verso sinistra ha come soggetto il mito di Endimione che è raffigurato giacente ed addormentato, col braccio attorno al capo in una grotta; sopra di lui il Sonno, alato col corno, e la personificazione del monte Latmo, un giovinetto seduto appoggiato ad un ulivo. Selene scende dalla biga e tre amorini la guidano verso Endimione: uno ne scopre il corpo, il secondo afferra il mantello della dea ed il terzo la incoraggia ad avvicinarsi. Un amorino sui cavalli tiene la frusta, mentre dietro ad essi vi è un ulivo e davanti Aura. Un pastore seduto ha accanto un caprone e un cane e sopra una roccia sono due arieti affrontati. Selene con le redini legate attorno al corpo riparte volgendosi indietro a guardare verso Endimione; la guida Espero con la fiaccola mentre la Terra è sdraiata sotto il carro. Il rilievo doveva costituire il fronte principale di un sarcofago ed è quindi riferibile all'ambito dell'arte funeraria. La scena è da considerarsi inoltre di ispirazione classica sia nei particolari derivati da repertori ellenistici sia nello svolgimento della scena ben scandita e con elementi paesistici. Provenienza ignota. Al Museo dell'Accademia verso la fine del Settecento.Trasferito con questo al Palazzo degli Studi nel 1784 (circa). Poi a Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano. |
altra localizzazione | luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova |
bibliografia | Levi A.( 1931)p. 96, n. 194 |
definizione | sarcofago |
regione | Lombardia |
provincia | Mantova |
comune | Mantova |
ente schedatore | S23 |
ente competente | S23 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Tamassia A. M.; Funzionario responsabile: Trevisani F.; Trascrizione per informatizzazione: Padrin M. (2009); Aggiornamento-revisione: Rodella G. (2009), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Montanari E. (2009), Referente sc |
anno creazione | 2009 |
anno modifica | 2009; 2009 |