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Opera d'arte Mito di Persefone/ Persefone agli Inferi (parte, fianco) a Mantova

L'opera d'arte Mito di Persefone/ Persefone agli Inferi (parte, fianco) - codice 03 00152422 si trova nel comune di Mantova, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalesarcofago, frammento
soggettoMito di Persefone/ Persefone agli Inferi (parte, fianco)
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00152422
localizzazioneItalia, Lombardia, MN, Mantova
datazionesec. II ultimo quarto; 175 - 199 [analisi stilistica]
ambito culturalearte romana(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo/ scultura/ trapanatura
misurecm, alt. 75, largh. 87, sp. 12
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiFianco di sarcofago, finito superiormente e inferiormente da un listello; liscio il fianco sinistro mentre sul destro resta piccola parte della fronte, con punta di timone e resti di serpenti. La parte inferiore destra, fra le teste di Cerbero e l'orlo, sembra essere stata scalpellata e rilavorata.Divinità: Ade; Persefone; Hermes. Abbigliamento: (Ade e Persefone) mantello. Attributi: (Hermes) caduceo. Oggetti: rotulo. Animali mitologici: Cerbero. Personificazioni: fiume Lete. Piante: alberi.
notizie storico-criticheLa scena del presente rilievo, è limitata da due alberi e sui rami è tesa una tenda a guisa di baldacchino. Sotto, seduta sul trono è la coppia Hades e Persephone. Il dio, con un mantello che gli lascia il torso nudo, si rivolge ad Hermes che sta di fronte, col caduceo. Persephone è tutta chiusa nel mantello, col viso coperto, e tiene in mano un rotulo. In basso a destra vi è il tricipite Cerbero e una figura con mantello che lascia seminudo il busto. Ha capelli a corti ciocche e regge un bacile (personificazione di un fiume? il Lete?). La provenienza del rilievo è ignota, forse Roma. La composizione e certi particolari (panneggi, testa di Hadus) sono ancora di tipologia classica. Cerbero ha sul corpo piccoli solchi che preannunciano il colorismo del III secolo. Il trattamento di foglie e ghiande è nei canoni dell'età di M. Aurelio. Appartenendo in origine ad un sarcofago, il rilievo è da iscriversi nell'ambito di un'arte funeraria alla quale ben si rapporta lo stesso tema raffigurato. La scultura si trovava alla Corte di Mantova, murata nello studiolo di Isabella d'Este che lo aveva acquistato a Roma nel 1524 da papa Adriano, ma in precedenza apparteneva a Papa Leone X. Poi passò al Museo dell'Accademia nel 1774-1775. Trasferito nel 1784 (circa) al Palazzo degli Studi. Poi a Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano.
altra localizzazioneluogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova
bibliografiaLevi A.( 1931)p. 89, n. 188; Brown C. M.( 1976)pp. 326-335
definizionesarcofago
regioneLombardia
provinciaMantova
comuneMantova
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tamassia A. M.; Funzionario responsabile: Trevisani F.; Trascrizione per informatizzazione: Padrin M. (2009); Aggiornamento-revisione: Rodella G. (2009), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Montanari E. (2009), Referente sc
anno creazione2009
anno modifica2009; 2009

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